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Un salto nel futuro per il laboratorio di biomateriali dell’Opa foto

Una nuova stampante 3D e un microscopio elettronico a scansione per il "Vassili Fotis" all’Ospedale del Cuore di Massa

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Il “Laboratorio di Biomateriali”, diretto dal dottor Giorgio Soldani, dirigente tecnologo dell’Istituto di fisiologia clinica del Cnr di Pisa (Ifc-Cnr), si arricchisce di nuove tecnologie: una stampante biologica 3D, un microscopio elettronico a scansione e – nel giro di un paio di mesi – di un microscopio a forza atomica, grazie ad una donazione da parte della famiglia del dottor Vassili Fotis, pioniere nello studio delle modificazioni ossee e quindi del modellamento, rimodellamento e rigenerazione dell’osso nei soggetti in crescita e nei giovani adulti. Tutta la nuova strumentazione a disposizione presso l’Ospedale del Cuore di Massa, permetterà di effettuare un’analisi qualitativa e quantitativa di nanofibre e nanoparticelle e di valutare le loro interazioni con elementi cellulari fino alla scala nanometrica.

La stampante biologica 3D, in particolare, ha molte e diversificate applicazioni come la scoperta di nuovi farmaci, l’ingegneria dei tessuti, ed è usata per una migliore comprensione dei meccanismi di funzionamento degli organi, ma anche per rigenerare tessuti danneggiati o addirittura per i trapianti d’organo. “Questa mattina la stampante nel giro di dieci minuti è riuscita a ricostruire un tessuto biocompatibile per ricostruire la pelle di un orecchio – ci ha spiegato Ezio Ferdeghini, primo ricercatore Ifc-Cnr – Questo tessuto poi diventerà poi parte integrante dell’organismo del paziente, il quale non dovrà preoccuparsi di sostituirlo poichè è un materiale che dura molto a lungo”. Il microscopio elettronico a scansione e il microscopio a forza atomica, invece, permetteranno di effettuare analisi qualitative e quantitative di nanofibre e nanoparticelle.
A maneggiare gli strumenti donati sarà un equipe di circa una decina di persone che, grazie alla donazione della famiglia Fotis, potrà crescere e specializzarsi sempre di più.

“Grazie al sostegno fornito da Fotis per l’acquisto di questi importanti strumenti scientifici e per il reclutamento di nuovi giovani ricercatori – afferma Soldani – potremmo sicuramente potenziare la nostra attività di ricerca nel settore dei Biomateriali indirizzandola verso la medicina rigenerativa. In quest’ottica la nascita del nuovo “Laboratorio di Biomateriali e Medicina Rigenerativa”, rappresenta la naturale convergenza di due importanti settori di ricerca, quello dei materiali biocompatibili/bioattivi e quello dei trapianti di cellule (incluse le staminali di varia origine), ambedue con una forte potenzialità verso la pratica clinica”.

Accanto alle nuove dotazioni strumentali, ci sono due borse di studio, sempre grazie alla donazione di Fotis, per giovani ricercatori. “La forza del gruppo di ricerca – continua Soldani – è data sia dalla multidisciplinarietà del team che vede coinvolti biologi, biotecnologi e ingegneri biomedici che dalle collaborazioni nate e/o consolidate con aziende, ospedali e altri gruppi di ricerca nazionali”.

Il “Laboratorio di Biomateriali” massese di Ifc-Cnr, è nato oltre 20 anni fa per sviluppare e caratterizzare biomateriali polimerici e dispositivi biomedicali per applicazioni in campo cardiovascolare. Tra i dispositivi polimerici in fase di studio presso il laboratorio, particolare rilevanza hanno le valvole cardiache e le protesi vascolari di piccolo diametro. Durante l’ultimo progetto ValveTech, finanziato dalla Regione Toscana, è stata infatti realizzata una nuova valvola cardiaca polimerica “sutureless” (riducibile/espandibile) che, sotto navigazione chirurgica e guida endoscopica, potrà essere applicata in modo mini-invasivo.

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