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"Insulti e minacce ai conducenti, lavorare sui mezzi pubblici è diventato troppo pericoloso"

La denuncia di Fit-Cisl: "Ctt e istituzioni intervengano, servono agenti sui bus e cabine blindate"

Insulte e minacce ai conducenti: i tramvieri vivono quotidianamente situazioni di pericolosità. È la denuncia di Fit-Cisl, che scrive in una nota: “Come si può subire ingiurie e minacce ed avere perennemente il sangue freddo? Prima o poi qualcuno di noi reagirà perché è assolutamente normale quando una persona viene a trovarsi in una situazione di paura, umiliazione e impotenza. Il problema è che quando succederà poi lo sfortunato lavoratore che lo farà passerà al torto. E questo concetto l’azienda e le istituzioni non lo vogliono capire”

“Presso la Prefettura di Firenze è stata istituita una cabina di regia a livello regionale per analizzare e intervenire sulla sicurezza di Utenti e Dipendenti dei mezzi pubblici sia su ferro sia su gomma. In tale sede le organizzazioni sindacali hanno esposto ai prefetti di tutta la Regione e alle aziende le problematiche ma per ora solo pochi impegni e nulla di concreto.
L’unica cosa su cui sta intervenendo l’azienda CTT Nord è l’installazione di videocamere. Da noi dovrebbero essere attivate entro pochi mesi. Ma ciò non basta”.

“Abbiamo chiesto cabine guida chiuse e blindate per gli autisti. Abbiamo chiesto interventi più veloci delle forze dell’ordine quando chiediamo il loro intervento, abbiamo chiesto la presenza di agenti sui bus, abbiamo chiesto il pattugliamento costante dei capolinea da parte delle Forze dell’ordine, abbiamo chiesto che l’azienda denunci chi ci aggredisce verbalmente o fisicamente, abbiamo chiesto che a certi personaggi, cronicamente non rispettosi delle regole e cronicamente pericolosi, sia vietato l’uso dei mezzi pubblici”. I conducenti hanno sovente problemi anche coi venditori ambulanti.

“Come già detto più volte, lavorare sui mezzi pubblici è diventato pericoloso,” si legge nel comunicato.