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Il sindaco di Fivizzano, Grassi: "Il problema più grande è il calo demografico"

Oggi prima intervista a un sindaco della Lunigiana per capire la situazione presente e le aspettative future

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La Voce Apuana inizia le interviste ai sindaci della Lunigiana che ci porterà nel giro di pochi giorni a parlare con tutti i 15 sindaci dei comuni della Lunigiana.
Il primo è il Sindaco di Fivizzano Paolo Grassi.

Quali sono le maggiori criticità del territorio?
Il comune è molto grande, ogni anno perdiamo oltre cento persone, e questo accade dagli anni trenta del Novecento, dopo il terremoto del 1920. L’emorragia di cittadini – così l’ha definita il sindaco – è forse la criticità maggiore della Lunigiana. Ultimamente la popolazione anziana è superiore di molto alle nascite e siamo passati dai 19.000 abitanti nel 1930, ai 7.900 attuali. Una della motivazioni – ha spiegato – è stata la mancanza di lavoro per i giovani, che vanno via a cercare lavoro, anche perchè un tempo la Lunigiana era meta per il cosiddetto “posto fisso”, mentre oggi ha perso questa potenzialità, finendo per impoverirsi, rispecchiando la poca fiducia dei cittadini.

Quali sono gli investimenti più importanti dell’ amministrazione comunale?

Puntiamo ai servizi, anche se è difficile coordinare i lavori, gestire i costi per 94 frazioni. Riuscire a dare giuste risorse non è scontato viste le problematiche sociali e antropologiche, per esempio le scuole e i trasporti, se la popolazione o gli addetti ai lavori non sono molti, mantenere una struttura in condizioni ottime non è da poco. Puntiamo anche molto sul turismo e l’ambiente, vista la presenza dei Parchi Regionali e della sede di Equi Terme, da poco riacquisita dal Comune.

A proposito di turismo, come va?

Abbiamo riaperto da poco il Geo-Park, con le grotte e il Museo archeologico con il materiale di Equi Terme, ben 700 orsi, che sono stati rinvenuti con l’ausilio dei Beni Archeologici di Pisa e del Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze. Cerchiamo di dare lavoro diretto e indiretto – ha detto – per esempio dal Bio Parco dei Frignoli, dove abbiamo una struttura sostenibile della biodiversità ci aspettiamo molto. Abbiamo tre Parchi naturali cui ha fatto riferimento Unesco: Cinque terre, Apuane e Apennino, che rendono la Lunigiana un luogo appetibile per i turisti, soprattutto stranieri. Qui cerchiamo di valorizzare l’ambiente, tenerlo più pulito possibile e di puntare anche sulle Frazioni, che possono contribuire con strutture ricettive, attività turistiche o di guida.

Cosa intende fare nei prossimi mesi per il vostro Comune?

Un ruolo fondamentale all’ambiente, dunque, curare la sentieristica e tenere puliti e mantenere percorribili i sentieri. Poi sfruttare la potenzialità della vicinanza con l’Aeroporto di Pisa, per i turisti stranieri, e investire in case vacanza. Inoltre puntare sulla rete, su internet, per uscire dall’isolamento delle zone di montagna, che purtroppo può portare al silenzio dei concittadini. Dai commenti esterni la Lunigiana è un territorio incontaminato e splendido, simile all’Irlanda, ma troppo spesso noi che ci abitiamo non ci facciamo caso, per questo punteremo a spendere su questo, come già abbiamo iniziato a fare con zone picnic, punti panoramici, nuovi mezzi per pulire le strade, associazioni, sagre, mercati cittadini. Abbiamo, inoltre, aderito a “Comuni Fioriti” per modificare il verde, dare accoglienza e offrire qualcosa di diverso ai visitatori, ma soprattutto sensibilizzare, spronare con nuove possibilità i nostri concittadini.

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