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Fontia, Corsini: "Comune blocchi costruzione del nuovo traliccio"

Il presidente della Pro loco: "Oltre a deturpare un luogo d'interesse, aumenta il rischio è di danni alla salute"

La Pro loco di Fontia chiede il blocco immediato dei lavori di costruzione del nuovo traliccio. L’associazione sta promuovendo una petizione in accordo con Legambiente per chiedere inoltre lo spostamento delle antenne in un sito differente.

“È in discussione la costruzione di un nuovo traliccio sul sito di Santa Lucia – ha dichiarato il presidente Cristiano Corsini – un luogo a noi molto caro a livello storico e paesaggistico. Il campo elettromagnetico inoltre è dannoso per la salute pubblica. È ormai da diversi anni che stiamo facendo una battaglia per cercare di spostare le antenne sulla vetta del monte di Fontia. Nel 2015, con una raffica di forte vento un traliccio cadde persino in mezzo alla strada: sono strutture che son sempre state sopraelevate senza alcun controllo di staticità e sicurezza.

“Il caso dei ripetitori esplose all’incirca quattro anni fa – ha spiegato Corsini – il Comune aveva attivato una serie di procedure, ma tutto è rimasto piuttosto oscuro. La prassi di coinvolgimento dei cittadini non è stata rispettata. In teoria ogni due anni Arpat dovrebbe eseguire delle misurazioni su commissione del Comune; l’ultimi rilevamento, invece, risale ad almeno tre anni fa. Mi risulta che la società sia in attesa di una decisione da parte dell’amministrazione. In quell’occasione il Comune segnalò inoltre la difficoltà di attribuire la paternità delle antenne a livello catastale. Arpat scandagliò tutto il sito con quattro squadre, pertanto attualmente la situazione dovrebbe essere chiara”.

“Nella conferenza di servizi fatta in Comune nel 2013 misi un documento agli atti – ha precisato il presidente – dove denunciavo tutta una serie di irregolarità. Dopo mi recai a Firenze a parlare coi tecnici di Arpat e con gli avvocati della Regione, presentando la nostra proposta di spostare i tralicci. Entrambi replicarono che si trattava di un problema di carattere comunale”.

Corsino ha così ricostruito la vicenda: “L’anno scorso vi è stato il cambio al vertice del settore opere pubbliche ed edilizia privata tra Luca Tonelli e Marco Amadei. A Tonelli avevo già suggerito di bloccare la procedura, ma a quanto pare fu Amadei a firmare la pratica. Le informazioni relative sono pubblicate sul sito del Comune, ma consultabili solo previo accesso agli atti. Invece non sono mai state fatte affissioni pubbliche.”

Per comprendere meglio gli eventi bisogna risalire ancora oltre, al decreto Gasparri n.198 del 4/9/2002 sulle infrastrutture di telecomunicazioni: “I tralicci sono notoriamente prodotti da una società che fa capo a Berlusconi: Ei Towers. Uno solo tra quelli di Fontia è di Rai Way. La regione provò ad ammorbidire il decreto in fase di ricezione: in certi luoghi, infatti, sono state trovate soluzioni tecnologiche di minore impatto ambientale”.

“Noi chiediamo che l’amministrazione blocchi al più presto la costruzione del nuovo traliccio – dichiarato Corsini – sarebbe più complesso smontarlo a lavori ultimati. Il tempo per dare l’avvio ai lavori andava dal primo agosto 2016 al primo agosto del 2017, ma in verità il cantiere è appena aperto. I committenti dei lavori hanno addirittura fatto ricorso contro il Comune per non parlare 38.000 euro di oneri di urbanizzazione”.

“Il Ministero dello sviluppo economico avrà l’ultima parola. Poi bisognerà coinvolgere la regione sul piano dei finanziamenti, per attuare una soluzione diversa,” ha concluso Corsini.