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Mama Africa 2017, botta e risposta tra Arci e organizzatori

Arci:"Usano denominazione e patrimonio nostro". La replica:"sconfortante e incredibile"

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Botta e risposta tra ARCI e l’associazione Mama Africa Meeting sull’organizzazione dell’edizione “reloaded” del festival che inizierà domani presso il Nido di Filetto dopo l’inaugurazione odierna.

“In relazione all’evento denominato “Mama Africa meeting reloaded” che si terrà nei prossimi giorni vogliamo sottolineare – per rispetto ai nostri soci e a tutti i frequentatori dell’evento – la nostra totale estraneità a tale iniziativa”, chiariscono congiuntamente ARCI Massa Carrara e ARCI Toscana con una nota inviata alla stampa. “Gli organizzatori della ASD stanno utilizzando una denominazione e un patrimonio – costituito sia da beni materiali che immateriali – di proprietà di ARCI, senza alcuna nostra autorizzazione e senza la nostra condivisione delle modalità organizzative di questa edizione del festival”. Per questo motivo, si legge in conclusione del comunicato: “ARCI si tutelerà nei modi e nelle sedi che riterrà più opportune”.

Molto scoraggiata la replica di Maurizio Rossi, tra gli organizzatori della nuova edizione 2017: “Trovo sconfortante, ma ancor di più incredibile, che ARCI ingaggi questo scontro con A.S.D. Mama Africa Meeting con il preciso intento di cercare di impedire la manifestazione. Una grande associazione, che in 70 anni ha rappresentato un grande laboratorio di cultura popolare e un fronte di difesa dei diritti, viene trascinata in questa indecorosa avventura”.

“Questa nuova presidenza, in carica dal 2014, sta cercando di contrastare una importante esperienza di convivenza interculturale, di lotta contro il razzismo e difesa dei diritti di tutti. Una presidenza composta da persone che fino al 2014 non si erano mai occupate, o poco dell’associazione ARCI”.

“I nuovi vertici, a cui non è mai piaciuta Mama Africa, nelle forme e nei modi in cui si è sempre fatta, nel 2015, dopo aver tergiversato per un paio di mesi e dopo aver lasciato procedere l’organizzazione dell’edizione 2016, a metà dicembre si è tolta dall’organizzazione del meeting, abbandonando gli impegni che si era presa sino ad allora, e compromettendo irrimediabilmente la realizzazione del meeting”.

“Questa nuova presidenza – riprende Rossi -, in meno di tre anni di gestione del comitato provinciale di Massa Carrara, ha fatto perdere ad ARCI una sostanziale presenza in Mama Africa e ha fatto distaccare due grossi circoli qui in Lunigiana. Manifestazione e circoli costati anni di impegno e lavoro di decine di soci”.
Le ultime considerazioni di Rossi: “Il gruppo organizzatore di Mama Africa Meeting è formato da 30 persone, tutti quelli che hanno organizzato l’ultima edizione, meno 5: i membri dell’attuale presidenza che comunque non hanno mai fatto granché e due compagni di cui ci rincresce l’allontanamento. Loro ne fanno una questione di diritti formali. Noi crediamo che iniziative complesse e culturalmente ricche come Mama Africa siano di proprietà di chi le fa, ma comunque si prendano pure quello che ritengono loro, nessuno gliel’ha mai impedito. Certo mi piacerebbe sapere che cosa se ne faranno. Tutta questa vicenda mi ricorda la storiella di quel bambino che – conclude l’organizzatore -, non essendo capace di giocare, si porta via il pallone, che dice essere suo, e vuole impedire a chiunque di giocare”.

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