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Lunga replica del presidente della Società della Salute della Lunigiana al sindaco di Pontremoli

LUNIGIANA – In merito agli articoli apparsi sulla stampa locale, in cui il sindaco di Pontremoli, Jacopo Ferri, sostiene che sarebbe a rischio la rete di assistenza sociale, il presidente della Società della Salute della Lunigiana, Riccardo Varese, desidera precisare quanto segue:

«Rispetto alle affermazioni fatte in questi articoli, delle quali non si comprende la motivazione né si condividono i contenuti, è opportuno e doveroso elencare le attività già diffuse attraverso i media, sia per smentire quanto rappresentato dal sindaco Ferri, sia a testimonianza delle numerose azioni e progettualità messe in atto dalla Società della Salute della Lunigiana, in questo ultimo periodo, per garantire e migliorare la qualità dei servizi.

Il tutto nel difficile contesto, segnato dalla pandemia, che la SdS Lunigiana ha dovuto affrontare.

Il fine della nostra attività, infatti, è quello di occuparci delle fasce più deboli della popolazione ed erogare servizi, dei quali beneficiano tutti i cittadini, a favore della collettività, senza guardare al colore politico, come facciamo da sempre.

Recentemente, la Società della Salute della Lunigiana ha partecipato ai seguenti progetti/iniziative:

 

iniziativa Home Care Premium-INPS ex gestione INPDAP, che finanzia progetti innovativi e sperimentali di assistenza domiciliare e/o contributi a favore di dipendenti e pensionati pubblici, utenti della gestione ex INPDAP, dei loro coniugi conviventi, loro vedovi, loro familiari di 1° grado, genitori o figli, figli minorenni se a carico del titolare del diritto;

progetto della Vita Indipendente “InAut”, nato per consentire alle persone disabili di vivere in casa propria senza ricorrere alle strutture residenziali assistite e poter avere condizioni di vita con importanti margini di autonomia e indipendenza;

progetto europeo demenze (C. LV) Comunità Laboratorio di Vita, il cui fine è il sostegno delle persone con una diagnosi di demenza lieve o moderata e delle loro famiglie;

progetto SAI (ex SIPROIMI ed ex SPRAR), con il Ministero dell’interno, per i rifugiati politici e i richiedenti asilo, gestito attualmente per la nostra zona dall’ARCI in continuità con gli anni precedenti;

progetto SIA REI RDC e fondo povertà: misure di contrasto alla povertà, che prevedono l’erogazione di un aiuto economico a beneficio delle famiglie in condizioni economiche disagiate quale misura fondamentale di politica attiva del lavoro, di contrasto alla povertà, alla diseguaglianza e all’esclusione sociale e attivazione PUC;

progetto “Sostegno alla genitorialità – Servizi di mediazione famigliare/culturale”, a valere sul fondo povertà, finanziato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali quale misura di contrasto alla povertà;

progetto Botteghe della Salute, in collaborazione con ANCI Toscana, per le attività dei giovani volontari del servizio civile regionale, impiegati nel progetto specifico della Bottega della Salute mobile della Lunigiana;

progetto Emporio Solidale, finalizzato all’erogazione dei generi di prima necessità alle persone che si trovano in temporanea difficoltà economica;

progetto TEAMS (TUSCANY EMPOWERMENT ACTIONS FOR MIGRANT SYSTEM), in collaborazione con la SdS pisana, al fine di sviluppare azioni per rafforzare i percorsi di integrazione dei cittadini stranieri di Paesi terzi, attraverso il consolidamento del sistema integrato di servizi territoriali;

progetto SOSE, che prevede azioni di sostegno rivolte alle fasce più deboli della popolazione, a seguito dell’emergenza covid-19;

progetto DO.CE.T, che prevede azioni di sostegno ai servizi di cura domiciliare;

progetto di prevenzione del gioco d’azzardo, finanziato dalla Regione Toscana;

progetto Cantieri della Salute, promosso dalla Regione Toscana e coordinato da Federsanità – ANCI Toscana, con il supporto di Sociolab Ricerca Sociale: il progetto mira a potenziare il sistema di    partecipazione dei comitati, attraverso sperimentazioni territoriali;

progetto ristrutturazione, acquisto e arredi della casa famiglia “Raggio di sole” a Fivizzano;

programma antiviolenza, a supporto delle attività di aiuto alle donne vittime di violenza e del funzionamento del Centro Antiviolenza;

progetto avviso 1 (PAIS): rafforzamento del servizio sociale nella gestione e             rendicontazione delle azioni realizzate nell’ambito territoriale.

Inoltre, la SdS Lunigiana ha partecipato, come partner, ai seguenti progetti:

progetto POR FSE asse B “Luniconglialtri” per agevolare gli inserimenti lavorativi, rivolto alle persone svantaggiate;

progetto POR FSE asse B “Luniverso”: investimenti a favore della crescita e dell’occupazione, con lo scopo di sostenere servizi di accompagnamento al lavoro per persone disabili e soggetti vulnerabili, non occupate, e persone in carico a servizi di salute mentale, non occupate, in continuità alla precedente coprogettazione IN-LAV;

progetto a valere sul fondo di sviluppo e coesione, di cui all’avviso pubblico regionale “Servizi di accompagnamento al lavoro per persone svantaggiate – Seconda edizione”, per il quale è stato indetto avviso di istruttoria pubblica per la coprogettazione a seguito di deliberazione della Giunta SdS n. 25 dell’11/08/2022  (importo progettuale 205mila e 122 euro).

Relativamente ai progetti PNRR missione 5 componente 2 (area sociale), grazie al notevole impegno dello staff della SdS, sono stati  ammessi alla valutazione per il finanziamento i seguenti progetti presentati dalla Società della Salute della Lunigiana:

sostegno alle capacità genitoriali e prevenzione della vulnerabilità delle famiglie e dei bambini, per un finanziamento di 211mila e 500 euro: per tale finanziamento questa SdS ha presentato la scheda progetto sulla piattaforma Multifondo entro i termini previsti dall’avviso e provvederà ad effettuare manifestazione di interesse, mediante avviso pubblico finalizzato all’individuazione di soggetti del terzo settore disponibili alla coprogettazione e gestione in partnership di attività e interventi;

rafforzamento dei servizi sociali e prevenzione del fenomeno del burn out tra gli operatori sociali, per un finanziamento di 210mila euro: per tale finanziamento questa SdS ha presentato la scheda progetto sulla piattaforma Multifondo entro i termini previsti dall’avviso e, nella progettazione presentata, ha previsto la collaborazione con enti del Terzo Settore/agenzie formative;

percorsi di autonomia per persone con disabilità, per un finanziamento di 715mila euro: per tale finanziamento questa SdS ha presentato la scheda progetto sulla piattaforma Multifondo entro i termini previsti dall’avviso.

Inoltre, come previsto dalla deliberazione della Giunta Esecutiva della Società della Salute della Lunigiana n. 24 del giorno 1° luglio 2022, è stato effettuato un avviso pubblico finalizzato all’individuazione di soggetti del terzo settore disponibili alla coprogettazione e gestione in partnership di attività e interventi nell’ambito del piano operativo per la presentazione da parte della Società della Salute di progettualità di cui alla missione 5 “inclusione e coesione”, componente 2 “infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore”, sottocomponente 1 “servizi sociali, disabilità e marginalità sociale”.

Hanno presentato manifestazione di interesse per tale linea di finanziamento i seguenti soggetti appartenenti al terzo settore no profit:

AIAS ONLUS con sede in Massa (MS);

ANFFAS Onlus di Massa Carrara con sede in Carrara (MS);

Consorzio Pegaso Network Cooperativa sociale Onlus con sede legale nel Comune di Scandicci (Via di Casellina 57/F).

All’esito dell’esame documentale sono risultati tutti idonei a partecipare alla coprogettazione e gestione in partnership ed in possesso dei requisiti, di cui all’avviso pubblico deliberazione Giunta esecutiva n. 24 del 1 Luglio 2022; pertanto, con decreto del direttore SdS n.101 del 26/07/2022, immediatamente esecutivo, sono stati ammessi  alla successiva fase di coprogettazione.

La fase di coprogettazione si è regolarmente svolta in data 26/07/2022 e si è conclusa con la presentazione del progetto da realizzare.

Tale linea di finazniamento è stata ammessa ed è stata sottoscritta la convenzione con il Ministero; siamo in attesa di formalizzare l’accordo di partenariato.

Gli interventi infrastrutturali verranno realizzati su immobili messi a disposizione dagli enti partner.

Stazioni di posta, per un finanziamento di un milione e 90mila euro:

come previsto dalla deliberazione della Giunta Esecutiva della Società della Salute della Lunigiana n. 24 del giorno 1° Luglio 2022, è stato effettuato un avviso pubblico finalizzato all’individuazione di soggetti del terzo settore disponibili alla coprogettazione e gestione in partnership di attività e interventi nell’ambito del piano operativo per la presentazione, da parte della Società della Salute, di progettualità di cui alla missione 5 “inclusione e coesione”, investimenti 1.2 e 1.3.2 del piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR): investimento – percorsi di autonomia per persone con disabilità; investimento stazioni di posta, con gestione delle stesse in partenariato pubblico/privato sociale mediante stipula di accordo procedimentale di collaborazione.

Hanno presentato manifestazione di interesse diverse associazioni del territorio per tale linea di finanziamento, risultando idonee ed in possesso dei requisiti di cui all’avviso pubblico deliberazione Giunta esecutiva n. 24 del 1° Luglio 2022; pertanto, sono state ammesse alla successiva fase di coprogettazione, che è in fase di svolgimento.

Siamo in attesa di formalizzare l’accordo di partenariato e della sottoscrizione della convenzione con il Ministero.

Gli interventi infrastrutturali verranno realizzati su immobili messi a disposizione dagli enti partner.

Relativamente alle spese sostenute dalla SdS Lunigiana per assicurare l’assistenza ai cittadini risultano le seguenti:

area gestionale sanitaria € 6.534.095;

area gestionale fondo non autosufficienza € 1.301.264;

area gestionale sociale € 5.617.699.

Per quel che riguarda il personale del settore sociale sono attualmente operanti, in Lunigiana, 21 assistenti sociali, che si occupano della presa in carico dei cittadini e che colgo l’occasione per ringraziare per il complesso lavoro svolto, con varie tipologie di contratto: 13 a tempo indeterminato, 1 a comando, 3 a tempo determinato e 4 in cooperativa su progettualità specifiche.

Dal 2021 ad oggi sono state assunte 8 assistenti sociali per potenziare il servizio e garantire il turn-over.

Inoltre, nel giugno scorso sono stati messi a disposizione dal Ministero i fondi per l’assunzione di 2 ulteriori assistenti sociali per rafforzare il servizio.

Tali figure, come dibattuto nella recente Assemblea dei soci, dovranno essere assunte dai Comuni e, a questo proposito, occorre evidenziare che gli assistenti sociali a tempo determinato e indeterminato, ad oggi operanti presso la SdS, sono tutti dipendenti dell’ASL Toscana Nord Ovest, in virtù della storica delega; pertanto, il nuovo percorso di assunzione rappresenta una novità per la Lunigiana: a tal fine sono stati effettuati i primi incontri con i settori interessati.

Sono previsti tempi medi per gli adeguamenti necessari, ma stiamo valutando le possibilità per accelerare i tempi.

Relativamente, poi, alla nomina delle figure apicali è in corso, con la Regione Toscana, il percorso di consenso per le linee guida dei nuovi regolamenti organizzativi delle Società della Salute; pertanto, una volta approvati i nuovi assetti organizzativi ed i rapporti tra gli enti consorziati (ASL Toscana Nord Ovest e Comuni), e l’integrazione tra le loro strutture di appartenenza per l’erogazione dei servizi, sarà completato il quadro delle nomine dei responsabili delle strutture, alcune delle quali attualmente dirette da facenti funzioni.

Sicuramente, come affermo da sempre, siamo in un campo dove il meglio non è mai abbastanza, si può, anzi si deve, fare di più e in tempi rapidi.

Però, parlare di ingessature e azioni rallentate, mi sembra veramente fuori luogo e poco edificante per gli operatori della SdS Lunigiana; così come tutta questa fibrillazione dei sindaci, a cui si fa riferimento, è solo negli auspici di chi la sostiene e la fomenta, da giugno ad oggi, per ragioni che con tutto hanno a che fare fuorché con il buon andamento dei servizi socio-sanitari.

Per quanto riguarda, inoltre, la nomina del direttore della SdS Lunigiana, ho chiesto ai membri della Giunta Esecutiva un incontro in tempi brevi per espletare, a questo fine, tutto quanto è indicato nello statuto del Consorzio, come già dibattuto nell’Assemblea dei soci.

Infine, giova ricordare che la Società della Salute della Lunigiana è la prima a beneficiare di autonomia gestionale di bilancio e spesa in Toscana e la Regione sta cercando di adeguare le altre SdS al modello vincente rappresentato da quella lunigianese.

Un modello fatto di equità e di interventi coordinati con i Comuni associati, sulla scia di una continuità nella programmazione realizzata nel corso degli anni con tutti i Comuni, senza discriminazioni di sorta».