Massa, Rifondazione Comunista: «Acqua: per noi un diritto. Amministrazione riapra tutte le fontane»

MASSA – «Andare a prendere l’acqua alle fontane pubbliche per il sindaco è un privilegio. Detta così può sembrare una fake news ma è il pensiero del sindaco espresso in Consiglio comunale – punta il dito Nicola Cavazzuti segretario provinciale di Rifondazione Comunista-sindaco che finalmente si toglie la maschera buonista e si schiera dalla parte della casta politica ed economica che rappresenta».

«Per noi invece – dichiara Rifondazione – prendere l’acqua dalle fontane pubbliche oltre ad essere un diritto umano, così come riconosciuto dall’ONU, è anche un gesto che fa parte della nostra tradizione locale, un gesto che oggi, purtroppo, si rende in molti casi necessario per la situazione economica attuale che vede l’inflazione reale ad oltre il 9%. Ma il sindaco forestiero e di fatto appartenente alla classe più ricca di questa città non ha la benché minima cognizione della tradizione massese, né ha la consapevolezza della condizione economica in cui molti nostri concittadini versano al punto di considerare “ragionevole” il costo dell’acqua al supermercato».

Il partito di sinistra incalza: «Noi lo pensiamo da tempo e oggi abbiamo avuto la conferma: lui e la sua casta politica da una parte a considerare privilegio l’acqua pubblica, noi a difendere l’acqua pubblica e la tradizione locale. Il confine è netto. E’ ora di riaprire tutte le fontane del territorio eliminando gli ostacoli che impediscono di godere di questo diritto, è ora di togliere dal mercato e dalle logiche del profitto l’acqua pubblica: la destra fu contro il referendum del 2011 e a quanto pare non ha cambiato idea». Cavazzuti conclude tagliente: «Chi se lo può permettere vada al supermercato a comprare l’acqua, chi non può si arrangi, questo in sintesi il pensiero degli adepti di Meloni e compagnia. Ci batteremo contro l’arroganza del potere, sempre».