Lettera aperta di una cittadina all’amministrazione: «Per i nostri ragazzi dove sono le offerte ricreative, formative ed educative?»
«Mi sono chiesta quanto del loro tempo passano a confrontarsi con modelli positivi, quanto vengano sostenuti nell’impresa, sempre più ardua, di diventare adulti e buoni cittadini. Come risposta, dopo un pugno di giorni è arrivato il Luna Park, che tante polemiche ha creato per il disturbo alla quiete , al riposo, al traffico, all’igiene pubblica« »
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MASSA – Una cittadina apuana, Cinzia D., scrive una lettera pubblica indirizzata all’assessore alla Cultura e Istruzione del comune di Massa Nadia Marnica, tesa allo stimolare una riflessione. Il tema è il coinvolgimento di tipo maggiormente formativo delle nuove generazioni per strapparle dal malessere e dal degrado culturale evidente e sotto gli occhi di molti. Scrive Cinzia D. : «” Mi chiedo se questi ragazzi non hanno genitori…” sono le parole di una persona assente da Marina di Massa da una decina d’anni, che ho ospitato a fine giugno e che aveva l’abitudine di fare due passi dopo cena sul pontile. Descriveva branchi di ragazzini urlanti e maleducati, indisturbati e randagi protagonisti sul palcoscenico di Marina di Massa. Non voglio giustificare certi comportamenti, ma mi sono chiesta cosa viene offerto di ricreativo, formativo, educativo a quegli stessi ragazzini, se non da parte delle famiglie, almeno delle Istituzioni. Mi sono chiesta quanto del loro tempo passano a confrontarsi con modelli positivi, quanto vengano sostenuti nell’impresa, sempre più ardua, di diventare adulti e buoni cittadini.
Come risposta, dopo un pugno di giorni è arrivato il Luna Park, che tante polemiche ha creato per il disturbo alla quiete , al riposo, al traffico, all’igiene pubblica (ma questo è un altro interlocutore…)
Io sto parlando a chi è delegato ad occuparsi di istruzione e cultura e vorrei avesse presente che gli stessi ragazzini che scavallavano per le vie di Marina facendo inorridire tanti, ora hanno un altro e più educativo svago: urlano e bestemmiano Dio e tutti i santi, a gran voce, al così detto parco dei conigli, trasformato in Luna Park. Il parco è in pieno centro abitato e non occorre uscire di casa per sentirne l’ingombrante presenza: le braccia meccaniche e colorate, con luci psichedeliche intermittenti, che renderebbero isterici anche i santi di cui sopra, sollevano in alto e poi buttano giù, inducendo emozioni forti ( come se ce ne fosse bisogno…) e reazioni incontrollate. Le bestemmie entrano con violenza nelle case delle persone e bucano l’atmosfera arrivando fino all’interessato, che ci auguriamo abbia tanta pietà di noi.
Chissà cosa pensano i villeggianti? (ma anche questo è un altro interlocutore…)
Quando il Luna Park chiude siamo a notte fonda, gli stessi utenti defluiscono rumorosamente e si riversano nelle strade circostanti a gruppi o inforcando rumorosi motorini.
Come concluderanno la serata questi ragazzi carichi di ormoni e adrenalina, eccitati, mai stanchi e mai sazi, come si è nell’adolescenza? Di quanti e quali stimoli andranno ancora in cerca prima che finisca la notte?
Era ancora necessario favorire questo spreco di energia fine a stessa quando è in forse il riscaldamento per l’inverno? E’ ancora possibile, una sera si a l’altra no, tollerare ridicoli botti e fuochi d’artificio , dannosi per persone, ambiente e animali, quando le bombe vere cadono poco lontano? Ma guardiamoci l’Air Show senza pensare alle conseguenti emissioni, alla faccia della transizione ecologica… almeno possiamo dire che l’amministrazione parla inglese! ».