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Crisi e reindustrializzazione della Costa toscana, i temi caldi trattati tra Regione e Confindustria

TOSCANA – Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, insieme al Capo di gabinetto Paolo Tedeschi ed alla presenza del Consigliere per le crisi aziendali Valerio Fabiani, ha incontrato i rappresentanti della Commissione multinazionali e grandi imprese di Confindustria Toscana, coordinata da Fabrizio Monsani, e il presidente di Confindustria Toscana Maurizio Bigazzi. Molti i punti dell’agenda su cui è stato deciso di lavorare insieme: dall’attrattività del territorio, alla collaborazione sulle crisi aziendali, alla retention delle imprese già presenti, alla reindustrializzazione della Costa toscana.

«Questo confronto è importante e utile – ha dichiarato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – perché credo fortemente che nella Toscana del domani sia necessario un rapporto di collaborazione stretto con chi investe nel territorio e muove lavoro. Occorre consolidare quei canali di dialogo che ci possono portare a prevenire situazioni drammatiche simili a quelle che stiamo già vivendo in questi giorni sul fronte occupazionale, senza cadere in facili generalizzazioni. Noi sosterremo sempre le multinazionali che agiscono con responsabilità economica territoriale, che sono al centro di filiere produttive locali, che lavorano con il sistema della ricerca toscano, mentre ci metteremo di traverso nei confronti di chi vuole fare speculazione finanziaria su lavoratori e territorio. Un percorso congiunto sarà quindi prezioso per assumere decisioni strategiche per lo sviluppo della Regione, a cominciare dall’impiego delle risorse europee e del Pnrr».

In Toscana, in termini di ragioni sociali, si contano 2.800 multinazionali estere e 3.600 multinazionali italiane. Limitandosi al solo comparto industriale il dato delle multinazionali estere scende a 500 realtà che danno lavoro a oltre 33.700 addetti. Nei territori delle province di Livorno e Massa Carrara operano 66 unità locali di multinazionali italiane o estere e di imprese di grande dimensione, associate a Confindustria Li Ms, per un totale di 8.881 occupati.

Ha partecipato all’incontro anche Massimiliano Turci, manager di Baker Hughes e vicepresidente di Confindustria LI MS delegato al Coordinamento Multinazionali e Grandi Imprese, che ha dichiarato: «La costituzione di questo tavolo permanente assume un valore strategico per l’economia toscana e in particolare per quella della Costa. Si tratta infatti di un altro tassello importante nel quadro delle iniziative che stiamo supportando per incrementare la reindustrializzazione del nostro territorio, valorizzando specializzazioni storiche e competenze consolidate dei tessuti produttivi che, integrati ai nuovi trend di crescita globali della trasformazione digitale, culturale e della transizione al verde, possono essere in grado di svolgere un ruolo propulsivo nel rilancio economico e sociale del territorio. Mai come in questo particolare momento storico è quindi essenziale un dialogo costante e fluido con la Regione».

Nell’ambito delle iniziative individuate dalla Commissione Multinazionali e Grandi Imprese di Confindustria Toscana, di cui Turci ha la delega alle attività formative, sottolinea proprio l’importanza della formazione 4.0. «I modelli di business aziendale si stanno oggi evolvendo ad una velocità molto alta – ha continuato il vicepresidente Turci – Tale evoluzione deve accompagnarsi allo sviluppo delle competenze. In un contesto simile, avere una pianificazione degli interventi formativi attraverso un piano architrave che copre più periodi dell’apprendimento, acquista un valore decisivo e poterlo gestire con azioni congiunte tra istituzioni e aziende grandi, medie e piccole si rivela fondamentale».