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Luna park all’ex parco dei conigli, Forza Italia insiste: «Dall’amministrazione vogliamo risposte»

Il consigliere Cofrancesco: «Il lavoro viene prima di tutto, questo però non deve pregiudicare la tranquillità di ogni singolo cittadino»

MASSA – Il consigliere comunale e provinciale di Forza Italia Antonio Cofrancesco interviene nuovamente sulla situazione del Luna Park ormai in piena attività nell’ex parco dei conigli: «Dopo i vari interventi avvenuti in consiglio comunale sulle comunicazioni, ancora non sono state chiarite le procedure autorizzative adottate dall’amministrazione comunale e dagli uffici preposti, per l’insediamento di un luna park all’interno di una zona che seppur privata ha l’obbligo di rispettare leggi e regolamenti presenti sul territorio, zona classificata come verde pubblico privato Vpp».

«I cittadini – prosegue – denunciano l’abbandono da parte delle istituzioni, i danni che stanno subendo riconducibili alle disdette degli affitti, alle tante richieste di incontrare l’amministrazione cadute nel vuoto, quei cittadini avevano, hanno bisogno di ascolto, quello che questa amministrazione non ha proprio nelle corde e non è la prima volta che ci troviamo a discutere di situazioni simili, che forse, con Il coinvolgimento delle parti, si poteva arrivare ad una soluzione condivisa. Ma è mai possibile che un’amministrazione comunale, sapendo dell’insediamento che stava prendendo piede con attrazioni altissime, tanto è vero che per facilitare l’ingresso dei mezzi, hanno dovuto procedere alla demolizione di un pezzo di muro di cinta, (senza autorizzazione) abbia sempre cercato in tutti I modi di nascondere quale fosse realmente questa attività, il sindaco a più riprese in consiglio comunale ha parlato di un semplice parco giochi per bambini, uguale a quello precedente, paragonandolo finanche ai gomma piuma presenti dall’altra parte del fiume quando i consiglieri comunali gli facevano notare che le attrazioni che erano in corso di installazione erano altissime, superavano quei pochi pini presenti nel parco. Ma è mai possibile che la paesaggistica abbia autorizzato la ripiantumazione di circa 100 piante? Invece ci ritroviamo all’interno di questo parco un’attività rumorosa, basti pensare che le urla durante le aperture serali arrivano in piazza Betti, è inutile tenere bassa la musica e autorizzare schiamazzi notturni fino a tarda notte.»

Il consigliere Cofrancesco non le manda a dire: «Come previsto dalla norma, ho eseguito accesso agli atti per avere copia di tutte le autorizzazioni che vanno dall’impatto acustico a quello ambientale, e se l’attività in deroga ha seguito l’iter autorizzativo previsto dalla legge, capire se l’Arpat e l’Asl hanno eseguito i controlli dovuti. Il lavoro viene prima di tutto, questo però non deve pregiudicare la tranquillità di ogni singolo cittadino.»