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Ricciardi (M5S): «Medici di famiglia? Nonostante gli sforzi, non sono abbastanza»

MASSA-CARRARA – La pandemia causata dal diffondersi del Covid ha evidenziato i problemi della sanità italiana. In particolare, ha posto l’accento sull’ormai annoso problema della carenza di medici di famiglia. In tutto il territorio nazionale risulta difficile sostiruire le figure professionali ormai andate in pensione e questo non può che causare problemi e rallentamenti nella lotta, non solo al coronavirus, ma a tutte le malattie. Su questo argomento è intervenuto il vice capogruppo alla Camera dei Deputati del Movimento 5 Stelle, Riccardo Ricciardi.

«Abbiamo interrogato il Ministero della Salute, attraverso la commissione affari sociali, per chiedere lumi su una situazione che preoccupa non solo la Toscana, ma tutto il Paese. – scrive Ricciardi in una nota – La medicina di base è in crisi: si stima che 20 mila medici di famiglia andranno in pensione nei prossimi 5 anni. Nonostante la Pandemia abbia accelerato l’urgenza, mancano all’appello nuovi professionisti»

«Scontiamo purtroppo la scarsa lungimiranza che la politica ha avuto negli anni precedenti in tema di sanità. Il M5S ha sempre difeso la sanità pubblica e territoriale: oggi, purtroppo, agiamo in uno stato d’emergenza. Il Ministero ha già messo in atto alcuni provvedimenti necessari: ha raddoppiato il numero di borse per l’accesso al corso di formazione specifica nel triennio 2018/2021 per un totale di circa 2000 borse. Nei cicli triennali successivi grazie a decreti specifici e ha messo a bando più di 2000 posti per accedere al primo anno di corso. E grazie alla Missione 6 del PNRR le borse di studio per la formazione arriveranno a un totale di 2700 borse. – conclude Ricciardi – È quindi chiaro lo sforzo per potenziare i tempi di reclutamento della medicina generale, ma sarà necessario monitorare perchè questo avvenga in tempi più rapidi, poiché siamo abbastanza lontani dal traguardo sperato permettendo ad ogni cittadino di accedere al servizio di libera scelta del proprio medico di fiducia».