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Il comitato Salva Albiano a 15 mesi dal crollo del ponte: «La pioggia di contributi? Mai vista» foto

«Abbiamo consegnato simbolicamente le chiavi di 35 attività al Prefetto, che ha accolto le nostre istanze ma ad oggi non abbiamo avuto alcun risconto»

ALBIANO MAGRA – Il comitato Salva Albiano fa il punto della situazione dopo oltre un anno dal crollo del ponte sul fiume Magra (Massa-Carrara). Lunedì 5 luglio si è tenuto un incontro tra il sindaco Roberto Valettini, il commissario Soccodato e il responsabile Anas Liani, durante il quale è stato confermato il rispetto del cronoprogramma, sono stati recuperati i ritardi iniziali dovuti alla burocrazia e ai vincoli dettati dal Ministero dell’Ambiente.

«Siamo soddisfatti di questa notizia – spiega il comitato –  perché, dal 9 aprile 2020, ci siamo impegnati per aver un ponte definitivo in tempi brevi. Sarebbero stati sicuramente tempi ancora più veloci se non avessimo avuto un Ministero delle Infrastrutture che non ha compreso da subito i disagi della comunità e avesse evitato i balletti dei vari Commissari. Senza contare poi i mesi persi rincorrendo il progetto di una viabilità alternativa (rampeA15) da subito appoggiata da tutti gli enti locali, regionali e ministeriali. Viabilità che avrebbe sollevato dal disagio sia cittadini che attività di Albiano, che sono stati danneggiati dal crollo del ponte. Un progetto osteggiato, in modo incomprensibile, anche da una parte della nostra comunità e che non ha certo favorito la possibile uscita dal nostro isolamento. A nulla è servito raccogliere 3000 firme che imploravano un ponte definitivo subito e rampe di uscita da Albiano/S. Stefano, con l’appoggio di questa soluzione anche da parte dell’amministratore comunale. E invece siamo ancora qua, dopo 15 mesi, ad aspettare l’inaugurazione della viabilità provvisoria per il crollo del Ponte sul fiume Magra, realizzata a Ceparana, cioè le rampe su A12.»

«Opera provvisoria arrivata forse troppo tardi, – puntualizzano – ( se la volontà era quella di fare un casello autostradale a Ceparana su A12, lo potevano fare nell’ immediatezza), che renderà la viabilità in Liguria più snella, ma che di concreto porterà pochi vantaggi ai cittadini e per nulla alle attività di Albiano. Non cambierà nulla per abitanti e studenti che, in tutti questi mesi, hanno dovuto affrontare e affronteranno spese ulteriori e disagi per raggiungere il posto di lavoro, i siti scolastici o semplicemente per far fronte a qualsiasi necessità. Restano inoltre ancora delle incognite sulla modalità di accesso gratuito per l’ingresso sulle rampe autostradali, a pochi giorni, pare, dall’inaugurazione. Va sottolineato che, dopo oltre un anno di istanze, si è ottenuta dalla Regione Toscana una linea di trasporti diretta da Albiano ad Aulla, che la nostra amministrazione ha reso gratuita per i residenti, ma purtroppo non solleva dai disagi  una parte della popolazione che deve servirsi delle linee Atc in direzione Liguria, hanno ancora grosse difficoltà per le coincidenze e gli orari. La mancanza di viabilità crea ancora un forte danno alle attività, che ad oggi hanno ricevuto, non tutte, solo un “piccolo “aiuto dall’amministrazione comunale e in poche hanno potuto accedere al bando regionale: un bando complicato, pieno di vincoli e paletti. Siamo in attesa da mesi dell’emissione di un nuovo bando. Siamo stanchi di leggere annunci fatti da Enti come se una “pioggia” di contributi potessero arrivare alle attività in tempi brevi, come nell’articolo pubblicato da alcuni quotidiani il 7 luglio. Ci siamo impegnati su più fronti, per far sentire la nostra voce, come in occasione dell’anniversario della caduta del ponte,  supportati dalla Cna di Massa-Carrara, abbiamo consegnato simbolicamente le chiavi di 35 attività al Prefetto, che ha accolto le nostre istanze ma ad oggi non abbiamo avuto alcun risconto.»

«Certo che dover ancora vedere le macerie del nostro ponte sul greto del fiume, – conclude Salva Albiano – dover fare anche la tara del disastro ambientale, la dice lunga. Fortunatamente il crollo del ponte non ha causato vittime, ma vorremmo manifestare la nostra solidarietà ad Andrea Angelotti per quello che sta vivendo dal punto di vista fisico ed economico per il suo coinvolgimento nel disastro».