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«Autovelox: la Provincia abbassa i limiti di velocità, ma la qualità delle strade è pessima»

MASSA – La Provincia abbasserà i limiti di velocità presenti sulle strade della zona industriale (in alcuni tratti saranno consentiti i soli quaranta chilometri orari) e predisporrà dei rilevatori automatici di infrazione stradale per sanzionare chi non si atterrà alle nuove disposizioni.

«La notizia – commenta il consigliere di Arcipelago Massa Andrea Barotti – ha suscitato non poche perplessità in merito all’obiettivo che l’Ente intende raggiungere poiché la sicurezza degli utenti si ottiene, preliminarmente, garantendo una manutenzione corretta che, al momento, sembra mancare. La viabilità della zona industriale si presenta in condizioni precarie con un manto stradale, specie in alcuni punti, sconnesso; ed ancora, l’illuminazione non è delle migliori, gli attraversamenti pedonali necessiterebbero di interventi e di opportuna segnalazione luminosa, i marciapiedi e le piste ciclabili (favorirebbero l’uso di un mezzo eco compatibile per andare a lavoro), pur essendoci gli spazi, mancano, le fermate degli autobus (pensiline) sono assenti, il sistema di raccolta delle acque piovane è a dir poco lacunoso (ad esempio il tratto davanti allo stabilimento Nuovo Pignone si trasforma, in caso di forti piogge, in un torrente che lascia grandi “laghi”). Le strade della zona industriale piangono e quelle della montagna gemono e si disperano per gli arbusti infestanti, le piante che invadono le corsie, gli scoli intasati, i guardrail antidiluviani, gli smottamenti che attendono di essere risolti. La Provincia chiede agli automobilisti, agli autotrasportatori di rispettare un limite più adatto al centro città che ad una zona extraurbana/industriale ed è pronta a irrogare, legittimamente, le sanzioni di legge ma è poco attenta agli obblighi che ricadono su di essa nè, il vertice politico dell’Ente, si pone il problema del costo che la bassa qualità delle strade, di competenza provinciale, genera su imprese e cittadini (ad esempio i dipendenti delle aziende che ogni giorno attraversano l’area produttiva Apuana) per la maggiore, frequente manutenzione dei veicoli.»

«Mi chiedo – prosegue Barotti – se una radice affiorante, un avvallamento o una depressione del manto stradale
diventeranno, con un nuovo limite di velocità, meno pericolose per un motociclista o un ciclista e mi domando se questo quesito gli uffici della provincia, il suo presidente se lo siano posto. Il tratto di via Dorsale davanti allo stabilimento Nuovo Pignone/Baker Hughes non è neppure l’ombra del viale Felice Matteucci o di via Panciatichi a Firenze; strade su cui si affaccia la sede centrale di uno dei gioielli industriali della Toscana, dell’Italia. La sensazione di molti cittadini per la decisione presa dalla provincia è la medesima riscontrata per il photored installato dal Comune all’incrocio semaforico dei Ronchi; in quest’ultimo caso la sicurezza degli utenti della strada poteva benissimo essere garantita con una bella rotonda, su cui collocarvi un’opera marmorea, analoga a quella realizzata davanti a piazza Bad Kissingen mentre per le strade della zona industriale basterebbe realizzare quelle infrastrutture di contorno che, purtroppo, sono assenti ed allora, anche per carenza di risorse, diventa più semplice mettere un
cartello o un autovelox».

Conclude, così, il consigliere: «Invito il presidente della Provincia ad un maggior impegno per far fronte alle debolezze del sistema viario dell’Ente così che i divieti, i nuovi limiti di velocità, gli autovelox siano contestuali ai lavori, alle opere che da troppo tempo la zona industriale e la montagna attendono».