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Chemio senza perdere i capelli, ora è possibile anche all’ospedale di Fivizzano

Il dono del Volto della Speranza. Il sindaco Giannetti: «L'evento di oggi marca un altro passo importante nello sviluppo del nostro presidio»

FIVIZZANO – Il progetto è completato, ora anche il distretto ospedaliero di Fivizzano (Massa-Carrara), dopo Carrara e Pontremoli, ha il suo casco anti-caduta dei capelli per chi è sottoposto a cure oncologiche. Grazie all’impegno dell’associazione “Il volto della speranza”, il macchinario è disponibile per tutte le donne e uomini che ne faranno richiesta presso il centro Dh Oncologico dell’ospedale S. Antonio Abate. Un aiuto importante, quasi fondamentale, per riuscire ad affrontare al meglio la sfida contro il cancro. La perdita dei capelli, infatti, è una conseguenza della malattia difficile da accettare quasi quanto la diagnosi stessa della malattia. Ma ora, con il nuovo casco, uno dei problemi derivanti dal percorso di cure può essere eliminato, così com’è possibile, oggi, guarire dal cancro.

L’inaugurazione è avvenuta alla presenza del sindaco Gianluigi Giannetti che, insieme alla dottoressa Paola Pacetti, responsabile del reparto di oncologia, ha tagliato il nastro. Presente anche la presidente dell’associazione “Il volto della speranza” Roberta Crudeli, la vicepresidente e molte altre persone che hanno sostenuto il progetto e che hanno potuto verificare la funzionalità del nuovo dispositivo durante il loro percorso di guarigione.

«Con grande gioia finalmente anche all’ospedale di Fivizzano è arrivato un ausilio così importante per la salute psicologica dei pazienti.  – ha commentato la dottoressa Paola Pacetti – Tutti i nostri day hospital dovevano essere forniti di questo macchinario e così è stato. Uno strumento bellissimo che riduce la caduta dei capelli nelle donne e negli uomini che hanno necessità di fare terapie alopecizzanti. Sono molto contenta perché completa tutto un percorso che sta intorno al paziente oncologico in tutti i nostri presidi, compresi Pontremoli e Carrara».

«Un grande ringraziamento al “Volto della speranza” e alle ragazze che hanno lavorato su Fivizzano e sulla vendita delle azalee che sono state importanti per l’acquisto del casco. – è intervenuto il sindaco Gianluigi Giannetti – Grazie anche alla dottoressa e a tutti quelli che lavorano nel reparto. L’evento di oggi marca un altro passo importante nello sviluppo del nostro presidio».

«Sono macchinari che hanno un costo molto sostenuto, – ha spiegato la presidente dell’associazione Roberta Crudeli – perciò un ringraziamento va soprattutto ai volontari che hanno lavorato per la festa della mamma con la vendita delle piante che è servita all’acquisto del dispositivo. Siamo contente che ora uomini e donne abbiano le stesse opportunità in tutti i presidi della provincia».

Infine, è stato spiegato il funzionamento di questo strumento così prezioso dal dottor Giovanni Lorenzini di Praesidia: «E’ un sistema che ho scoperto a Manchester dieci anni fa. In Inghilterra, ogni due poltrone si trova una di queste macchine, ce ne sono a centinaia. La caduta dei capelli in Italia è ancora considerata un problema estetico, mentre nel resto d’Europa è una conseguenza della malattia. In Italia ci sono solo 70 di queste macchine che lavorano attraverso il freddo che incide sui vasi sanguigni che arrivano ai bulbi senza far giungere il farmaco ai capelli. Un ringraziamento va alle associazioni tramite le quali stiamo riuscendo a far entrare questo ausilio negli ospedali».