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Bernardi risponde ai 5 Stelle sul bikesharing: «Dicano dove sono finite le biciclette»

CARRARA – Massimiliano Bernardi torna sull’argomento del bikesharing a Carrara, rispondendo alle parole del gruppo consigliare del Movimento 5 Stelle, con un comunicato: «I fatti bastano e avanzano, chiunque osserva il gruppo di maggioranza pentastellato può rendersi conto da sé che più che un movimento politico sembra diventato l’Armata Brancaleone. Nell’ultima loro missione, che mostra evidenti limiti di efficienza, hanno incolpato il sottoscritto per il fallimento del progetto bike sharing. Una polemica provocata dal giovane esponente della Lega, Lucian Martisca, che aveva postato una foto della postazione di scambio di Marina completamente vuota di biciclette, invitando i 5 Stelle a rimuovere le colonnine per migliorare l’aspetto estetico della zona».

«Orgoglioso di avere avuto idee lungimiranti a favore della mobilità sostenibile, tanto cara ai grillini, nel 2015 partecipando al “Progetto Mondo Carrara”, veniva realizzato il primo servizio di bike sharing in Provincia con il contributo di € 254.980,00 della Regione Toscana. La società Bicincittà vincendo la concessione aveva dato il via al “Bando Attuazione di progetti per il miglioramento della qualità dell’aria”, con la fornitura di 60 biciclette a pedalata assistita e 10 veicoli a tre ruote. Ad oggi appare evidente che ci si trovi di fronte ad un fallimento del progetto da parte della scellerata gestione dei 5 Stelle. Infatti, le bike sono del tutto sparite e sono rimaste le colonnine che sono diventate, oltre che piene di immondizia, anche orinatoi. – afferma Bernardi – La responsabilità è completamente a carico dell’assessorato all’Ambiente dell’amministrazione 5 Stelle che dal momento dell’insediamento ha mostrato disinteresse. Chi doveva vigilare sul buon andamento del progetto è chiaro che non abbia vigilato, omettendo tra l’altro di svolgere la propria funzione di controllo e di tipo sanzionatorio nei confronti della ditta concessionaria. Il capitolato peraltro prevedeva che la proprietà di tutte le postazioni di ricovero, delle biciclette, dei veicoli elettrici a 3 ruote, degli armadi di distribuzione delle batterie delle colonnine di ricarica, del sistema di gestione e di tutte le infrastrutture installate oggetto della concessione, sarebbero diventate del Comune di Carrara, il quale ne avrebbe acquisito il possesso alla scadenza o alla revoca della concessione. Perchè se la ditta concessionaria non aveva minimamente ottemperato alle disposizioni contrattuali i 5 Stelle non hanno provveduto ad applicare le penali e ad inoltrare una richiesta di risarcimento danni? Dove sono finite le biciclette di fatto di proprietà comunale? Il Movimento 5 Stelle oltretutto con questo ulteriore fallimento smentisce il loro cavallo di battaglia sull’ambiente ed il programma elettorale dove aveva inserito diversi punti che riguardavano lo sviluppo della mobilità ciclabile, con particolare riferimento al potenziamento del bike sharing».

«Per queste motivazioni e per il comportamento bipolare ed ambivalente adottato, chiedo al portavoce del Movimento 5 Stelle di rendere conto e fornire dettagliate delucidazioni in consiglio comunale in merito al fallimento del progetto bike sharing e alla sparizione delle 60 bike; a chiarire le prospettive future di mobilità ciclabile e del servizio visto che l’assessore Andrea Raggi ha annunciato che, – conclude Bernardi – sul ponte dell’autostrada, ha intenzione di realizzare una bella pista ciclabile visto lo sviluppo dell’utilizzo delle bici elettriche in città».