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Persiani replica ad Alberti: «Assessore assente giustificato. La democrazia non è in pericolo»

Il primo cittadino al consigliere del Pd: «Spirito vendicativo non ancora sopito dopo oltre tre anni di opposizione»

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MASSA – «Solo un’opposizione rancorosa e sfornita del benché minimo senso della democrazia potrebbe accusare l’attuale amministrazione di “totale disprezzo per le istituzioni”. Purtroppo dobbiamo prendere atto che il consigliere Alberti ha scagliato proprio un’accusa del genere riferendosi ad una mancata partecipazione dell’assessore all’Urbanistica Maura Ferrari alla seduta della Commissione consiliare dello scorso 23 dicembre». Il sindaco Francesco Persiani risponde così al consigliere del Pd, Stefano Alberti. «Accusa – evidenzia Persiani – che l’amministrazione comunale naturalmente respinge direttamente al mittente. Ma resta l’amaro in bocca che un consigliere esperto come Alberti, che ebbe anche a rivestire incarichi di giunta, possa esprimersi in tal guisa. Svolgere come minoranza un ruolo di vigilanza sull’operato di chi amministra è più che legittimo e doveroso, ma screditare le istituzioni e chi le rappresenta, solo per uno spirito vendicativo non ancora sopito dopo oltre tre anni, è condotta irresponsabile e dannosa per l’intera comunità. Del resto, se mancano altri argomenti, ci si attacca a quello che si può».

«Giusto per chiarirlo ai più, la partecipazione di un assessore alle Commissioni Consiliari è strettamente necessaria solo nel momento in cui vi siano proposte di deliberazione per il Consiglio comunale, per le quali la giunta abbia già espresso un parere favorevole, a seguito dell’istruttoria tecnica eseguita dagli uffici competenti, al fine di dare indicazioni sul procedimento in corso e rispondere a eventuali chiarimenti dei componenti chiamati ad esprimere il proprio parere. Nella seduta del 23 dicembre scorso, ovvero quella che avrebbe scatenato le ire di Alberti, invero non vi era all’ordine del giorno la discussione di varianti da sottoporre all’attenzione del Consiglio. Nessun problema in ogni caso a presenziare alla seduta da parte dell’assessore Ferrari se, nella stessa mattinata, non si fosse sovrapposta una riunione di giunta con all’ordine del giorno argomenti di estrema urgenza, tali da giustificare il legittimo impedimento dell’assessore stesso. D’altra parte, nella successiva convocazione della commissione, sia l’assessore Ferrari sia il dirigente del settore pianificazione si sono regolarmente presentati, fornendo su tutti i procedimenti in corso, delucidazioni e chiarimenti richiesti dai componenti».

«Per quanto riguarda le ulteriori affermazioni del consigliere Alberti, circa le varianti in corso, occorre precisare che, in merito alla variante n. 6 relativa all’“introduzione della funzione di commercio all’ingrosso nell’ambito d’intervento Aco.2.01 – Ex Dalmine”, tale destinazione d’uso risulta non prevista dal vigente regolamento urbanistico, ma non risulta in contrasto con il Piano strutturale che, comprendendo un’unica categoria funzionale “Industriale e artigianale comprensiva del commercio all’ingrosso e depositi”, non esclude in zona industriale tali tipi di insediamento. Proprio a seguito della verifica di conformità al Piano strutturale, la giunta ha ritenuto che tale destinazione d’uso non comprometta assolutamente lo sviluppo della zona industriale bensì, rilevato che il vigente regolamento urbanistico non individua aree con tale destinazione d’uso, ha ritenuto doveroso permettere a un nuovo investitore di poter insediare tale attività, con conseguente ricaduta positiva in termini occupazionali. Per quanto riguarda le procedure seguite per la variante n. 2 al Regolamento urbanistico “ex Vivaio Sensi Garden”, definite anomale dal consigliere di opposizione, si puntualizza che sono quelle previste dalle Leggi regionali 65/2014 e 10/2010».

«Infine, oltre a rimarcare che gli uffici si sono attenuti alle indicazioni dettate dalle normative, si evidenzia l’inesattezza sulla mancata partecipazione e condivisione con i cittadini e le parti sociali, in quanto, a seguito dell’adozione da parte del Consiglio comunale, tale variante sarà pubblicata sul sito istituzionale, sul Burt (il bollettino ufficiale della Regione Toscana, ndr) e inviata agli enti preposti così che, nei trenta giorni successivi, chiunque potrà presentare osservazioni. Insomma, stia sereno il consigliere Alberti: le istituzioni democratiche non sono certo messe in pericolo o offese da una più che legittima e giustificata assenza di un assessore a una commissione convocata solo per discutere e non per deliberare. Quanto al merito, anche qui se ne faccia una ragione: nel pieno e assoluto rispetto di norme e regole anche procedimentali, non è certo intenzione di questa amministrazione frenare lo sviluppo economico di un’area da troppo tempo depressa come la nostra e commettere gli stessi errori della sinistra in decenni di malgoverno del territorio».

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