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Fonteviva, produzione ferma da due mesi

Benedetti: ‘’Chi risarcirà gli ingenti danni dovuti al provvedimento dell'Asl che sta mettendo in ginocchio l'azienda?’’

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Il consigliere comunale, Stefano Benedetti, fa luce sul blocco della produzione all’Evam, l’azienda che imbottiglia l’acqua Fonteviva. ‘’Lo stabilimento Evam è ormai fermo da due mesi, i primi 30 giorni per lavori di rinnovo del 70% degli impianti e i rimanenti 30 per responsabilità addebitabili all’Asl che avrebbe accertato la presenza di batteri nei serbatoi, contrariamente a quando dichiara l’azienda che rivoltasi all’Università di Pisa e ad altri centri specializzati ha sempre ricevuto risposte negative rispetto alla presenza di micro batteri’’.

‘’La cosa più drammatica – ha continuato – è che la produzione di bottiglie è ormai ferma da due mesi e sono già terminate tutte le scorte di magazzino, tant’è, che molti cittadini non trovando la Fonteviva nei negozi e nei supermercati si rivolge al Comune per conoscerne i motivi – ha aggiunto – Ma soprattutto, ciò che sta allungando i tempi, è il metodo usato dall’Asl per accertare la presenza di batteri, effettuando le analisi in modo alternato ogni 15 giorni e allungando in questo modo i tempi dello stop dell’impianto con conseguente grave danno economico’’.

Benedetti sollecita il sindaco Alessandro Volpi: ‘’egregio sindaco, considerando che durante il periodo estivo l’Evam incassa mediatamente 200.000,000 euro al mese, acqua Amorosa esclusa, chi risarcirà gli ingenti danni dovuti al provvedimento dell’Asl che sta mettendo in ginocchio l’azienda già esposta fin troppo per la contrazione di un mutuo da 1.000.000,00 di euro indispensabile per poter sostituire i macchinari obsoleti con altri nuovi e più moderni?’’.

Ha aggiunto inoltre: ‘’Le ricordo che l’azienda ha in carico 17 dipendenti con un fatturato annuo che si aggira intorno ai 4,5 milioni euro e che grazie al risanamento delle perdite pregresse causate dalle precedenti gestioni, l’attuale Consiglio di Amministrazione è riuscito a chiudere il 2016 con un utile di 400mila euro – ha continuato – Di fronte ad una azienda che al momento sembra godere di buona salute e si pone il nobile obiettivo di aumentare la produzione e i fatturati, ci troviamo un’ Asl che da due mesi blocca la produzione per contestazioni che non sono assolutamente riscontrate dai laboratori chimici e dell’Università di Pisa’’.

‘’Essendo la questione molto strana e nebulosa, richiedo il suo personale intervento presso il presidente della Regione Toscana per porre fine a una condizione di paralisi che potrebbe portare l’azienda anche alla chiusura definitiva con grave perdita di posti di lavoro – ha chiesto Benedetti, e ha aggiunto – Tra l’altro questa iniziativa avviene in uno dei periodi più proficui per la vendita dell’acqua’’.

Inoltre: ‘’Come si suol dire, siamo caduti dalla padella nella brace, poiché a Massa l’inquinamento generale è galoppante e a fronte di una rete idrica dell’acqua pubblica scadente, obsoleta e spesso sporca ed inquinata e ora Siamo anche privati dell’acqua minerale in bottiglia perché l’ azienda sanitaria continua a ribadire che i serbatoi sono altamente inquinati’’.
Ha dichiarato: ‘’Per quanto sopra, La invito ad attivarsi nei confronti del Presidente della Regione Rossi e della Direttrice dell’Asl Dott.ssa De Lauretis per concordare urgentemente una Conferenza dei Servizi con tutte le parti in causa, quindi Evam, Asl, Regione, Comune, Università di Pisa, Società Ambiente e gli altri laboratori che hanno eseguito le analisi, per trovare una soluzione comune che permetta la ripresa della produzione’’.

‘’Chiedo, inoltre – ha concluso – di quantificare il danno economico relativo a tutto il periodo di mancata fatturazione, accertando le eventuali responsabilità con la riserva di avviare un’azione civile di risarcimento del danno subito. Certo di un Suo pronto riscontro’’.

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