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Laav, leggere ad alta voce per strappare sorrisi

L'associazione di volontariato ha circoli in tutta Italia. Quello di Carrara è il più numeroso: su più di 100 collaboratori, 72 sono ragazzini

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Imparare ascoltando e imparare ad ascoltare. Oppure ascoltare semplicemente, soltanto per il piacere di udire storie, con tutti i benefici psicologici e sociali che ne conseguono. Questa la sintesi dell’attività di Laav (“Letture ad alta voce”), l’associazione di volontariato con sede ad Arezzo e con circoli in tutta Italia, tra cui, nella nostra provincia, quelli di Massa, Carrara e Fivizzano. “Fare volontariato leggendo è il nostro scopo”. Lo spiega Simona Bardi, che ha sposato il progetto da diverso tempo e che, proprio per il suo contributo all’attività, ha ottenuto un riconoscimento dalla Commissione Pari opportunità del Comune di Carrara insieme ad altre concittadine che si sono distinte in diversi campi, tra cui, appunto, quello culturale e sociale. “Andiamo in luoghi dove incontriamo persone in situazioni di disagio e, semplicemente, passiamo un’ora leggendo. Parliamo di ospedali, in particolare reparti di oncologia, carceri, residenze sanitarie assistenziali, centri per disabili. Cosa leggiamo? Ovviamente cose piacevoli. Dico sempre che non occorre essere grandi lettori o grandi attori, ma bisogna leggere cose che piacciono”.

Il circolo Laav di Carrara è il più numeroso sul territorio nazionale: sono più di 100 i volontari, tra cui 72 bambini e una trentina di adulti. “La presenza così importante di ragazzini mi rende veramente orgogliosa – confessa la donna -. Quando sono entrata in Laav non esisteva ancora il circolo di Carrara e, una volta che è stato creato, si è subito distinto per il contributo di volontari giovanissimi, ragazzini dai 7 ai 18 anni, che fin da subito hanno iniziato ad operare in maniera indipendente rispetto ai progetti delle classi scolastiche. Abbiamo perfino bambini con problemi di dislessia che grazie a Laav hanno imparato non solo ad amare e a non temere la lettura, ma anche a farlo ad alta voce”.

A Carrara tra i servizi attivi continuativi c’è il Day Hospital Oncologico, che prevede letture ad alta voce per un’ora di fronte ai pazienti in chemioterapia, e l’attività alla Rsa Falcione di Marina di Carrara, dove i volontari leggono agli anziani ricoverati. In parallelo c’è poi la collaborazione negli eventi culturali organizzati in città. “Stiamo collaborando con Convivere – spiega a questo proposito Bardi –. Prepariamo videoletture per il periodo precedente l’iniziativa vera e propria in modo da condurre l’utenza verso la tematica del Festival. Poi, durante il festival vero e proprio, abbiamo una lettura ad alta voce dal vivo con estratti inerenti la tematica generale dell’evento”.

Ma lo scopo di Laav non si limita al semplice volontariato, al solo “mettere la propria voce a disposizione per sollevare l’animo di una persona che non sta bene”. C’è anche un importante aspetto che riguarda la promozione della lettura ad alta voce, la quale ha benefici provati che riguardano la comprensione del testo scritto e l’aumento delle proprietà lessicali. Una ricerca ha dimostrato infatti che grazie a Laav il vocabolario di bambini e ragazzi coinvolti nel progetto è aumentato notevolmente. “Adesso abbiamo bisogno di nuovi collaboratori – conclude la volontaria – specialmente nel progetto “Leggere Forte” che riguarda le scuole dell’infanzia, organizzato insieme a Regione Toscana, che si propone di introdurre la lettura ad alta voce sistematica di fronte a bambini dai 3 ai 16 anni. Qui c’è bisogno di volontari Laav che affianchino le maestre, che facciano loro da modello in un’attività che deve essere interpretata e svolta nella giusta maniera. Ultimamente ci chiedono anche di attivare altri tipi di collaborazione, a dimostrazione del fatto che questo progetto è fortemente apprezzato, e per questo necessita di nuove ed ulteriori voci”.

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