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«Smantelliamo il campo abusivo Rom del Lavello»

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“Una delle tematiche che Forza Italia affronterà in sede regionale, è quella del campo Rom di Lavello. Se consideriamo il menefreghismo dell’amministrazione pentastellata carrarese, la quale ha omesso di risolvere la questione, nonostante le promesse elettorali e la tolleranza dell’attuale Presidente della Regione Enrico Rossi, che ha sempre avuto un occhio di riguardo per gli zingari, il nostro principale impegno, in caso di successo elettorale, sarà quello di smantellare tutti i campi abusivi Rom e quindi anche quello di Lavello, per il quale proprio in questi giorni ho inoltrato una denuncia formale contro la Giunta di Carrara”. Lo afferma in una nota il consigliere comunale di Massa Stefano Benedetti.

“L’esposto riguarda le precarie condizioni igienico sanitarie e lo stato di abbandono da
parte delle istituzioni dei bambini presenti nel campo che non frequentano regolarmente le scuole d’obbligo e ciò non è ulteriormente tollerabile perché si tratta comunque di minori.
Ma non solo. Uno dei problemi maggiormente sentiti dalla popolazione residente, è la perenne discarica di rifiuti ingombranti e non, che gli zingari giornalmente contribuiscono ad aumentare, senza considerare i fuochi accesi durante la notte e per ultimo l’episodio che ha coinvolto due roulette che hanno preso fuoco con all’interno delle bombole di gas.
In questo senso, se vogliamo evitare una ipotetica futura disgrazia, dobbiamo agire urgentemente e se non lo fa l’ ente comunale competente, lo faremo noi appena ci saremo insediati in Regione Toscana, con una ordinanza di smantellamento di tutti i campi abusivi.
Nel frattempo, i residenti di Lavello impauriti dall’ultimo pericoloso episodio, stanno protestando a tutti i livelli e proprio questa mattina avrebbero dovuto incontrare il Sindaco di Carrara, non solo per metterlo al corrente delle varie problematiche legate alla coabitazione con i Rom, ma per chiedere la chiusura definitiva del campo che all’epoca fu realizzato anche con soldi pubblici, attraverso associazioni che orbitavano nella galassia del Centro Sinistra locale.

In realtà – conclude il consigliere – il progetto di realizzazione del campo fallì sul nascere, poiché la scelta di collocarlo in un posto degradato accanto ad un fiume ed in prossimità di abitazioni che insistevano nel territorio massese, con il senno del poi è da considerarsi infelice ed appunto del tutto fallimentare”.

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