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Cup, Pd: «La lotta è di tutti. Basta azioni in solitudine con esclusione di lavoratori»

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Il Partito Democratico torna sulla difficile situazione che investe ormai da mesi le lavoratrici e i lavoratori del Cup. “Lo facciamo – specifica il partito – , prima di tutto, perché le conseguenze del cosiddetto cambio contratto creano elementi di grave incertezza che si scarica, prima di tutto, sulle lavoratrici e sui lavoratori. La politica, quella vera, quella che non fa riunioni per propaganda elettorale e video contradditori con quelli precedenti, si è interessata al problema; lo ha fatto con rappresentanti istituzionali, Gianni Lorenzetti, Presidente della Provincia, Giacomo Bugliani, consigliere regionale. Lo ha fatto il Partito Democratico con una costante e continua attenzione al problema, con la necessaria interlocuzione con Cgil, Cisl e Uil, oltre che con i lavoratori.

Le varie sfaccettature della questione creano indubbiamente problemi, alcuni di difficile soluzione per la complessità dei temi in campo: il contratto da applicare, la situazione economico- finanziaria della cooperativa di riferimento; temi che hanno richiesto un intervento autorevole della Regione Toscana che ha, dapprima concesso una proroga nella durata del contratto tra Estar e Asl e che continua ad impegnarsi per una conclusione condivisa della vertenza. Qualcuno pensa che tutto sia immediatamente risolvibile, che si possa risolvere un problema con una riunione in Comune con la candidata del centro-destra alla Presidenza della Regione Toscana. Non è così, perché trovare una soluzione ad un problema difficile richiede non propaganda, ma azioni concrete ed articolate che possano definitivamente individuare un percorso condiviso.

Sappiamo bene che la campagna elettorale è, per sua stessa natura, foriera di posizioni
contrapposte, ma la difesa del lavoro e dei lavoratori non può essere l’occasione per presentare in Consiglio Comunale, mozioni che hanno un evidente significato elettoralistico che cercano lo
scontro piuttosto che la convergenza. Sulla difesa del posto di lavoro e dei diritti dei lavoratori non si possono artificiosamente creare elementi di divisione; per noi qualsiasi riunione deve rappresentare il luogo di discussione e di confronto, ma soprattutto il luogo che rafforza l’unità delle lavoratrici e dei lavoratori.

Chi persegue velleitarie azioni in solitudine, con incontri ad invito e con l’esclusione della maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori, allontana la soluzione del problema, perché la lotta è di tutte e di tutti, nessuno escluso, perché la vittoria o la sconfitta non è solo di qualcuno. Lo diciamo perché, in questi giorni, qualcuno ha percorso questa strada, hanno sbagliato gli organizzatori degli incontri, hanno sbagliato i lavoratori che sono, magari inconsapevolmente, caduti in una sorta di trappola. La Ceccardi ha fatto questo, sapendo, per il ruolo di minoranza che svolge il centro destra in Regione, che poco può fare in una vertenza difficile, come questa che stiamo vivendo.

Il Partito Democratico lavora per l’unità, prima di tutto delle lavoratrici e dei lavoratori, ascolta le posizioni delle organizzazioni sindacali, interloquisce con la Regione Toscana.
Il Partito Democratico ha proposte precise che mirano, prima di tutto, alla soluzione dei problemi contingenti che sono legati alla sicurezza, non solo del lavoro e dei diritti, ma dello stesso stipendio ed in secondo luogo, della individuazione del percorso di stabilizzazione che assicuri tutti, nessuno escluso, anche attraverso la costituzione di una società in house che assorba le lavoratrici e i lavoratori. Questa è la posizione del Pd, disponibile, come sempre, a confrontarsi e discutere nel rapporto necessario con le Istituzioni e con le organizzazioni sindacali”.

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