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Chiudere il rifugio della Martana? Il Comune: ipotesi inesistente

L'amministrazione massese risponde all'associazione Sancio Pancia: «Necessari lavori di messa in sicurezza, riscontrate copiose infiltrazioni»

Dopo le dichiarazioni dell’associazione Sancio Pancia relative al rifugio antiaereo della Martana (Ram), l’amministrazione comunale di Massa ha inviato alcune precisazioni «doverose». «L’amministrazione comunale – è scritto in una nota di Palazzo civico – intende utilizzare il sito storico per aumentare l’offerta culturale e didattica e non è mai stata ipotizzata la volontà di chiudere un luogo simbolico e tanto importante per la città. Al momento della scadenza del contratto di gestione dell’associazione, prima di procedere con un nuovo bando per l’affidamento del rifugio antiaereo della Martana, i tecnici comunali hanno effettuato i dovuti sopralluoghi per accertarne lo stato e hanno constatato copiose infiltrazioni di acque fognarie da tubazioni lungo la galleria derivanti da scarichi di abitazioni soprastanti. Motivo per cui l’amministrazione comunale non ha ancora potuto riaprire e riaffidare il Ram che, nel frattempo, era rimasto chiuso, come ogni altro luogo, durante il periodo di lockdown».

Ad inizio mese, il Comune di Massa ha inviato una diffida ai proprietari per il ripristino della funzionalità della rete fognaria e il privato sta risolvendo la problematica. «In questi giorni – spiega l’amministrazione – sono in corso ulteriori verifiche per infiltrazioni dalla roccia in un’area ed il settore Lavori pubblici sta provvedendo ad opere di manutenzione necessarie per la riapertura quali il ripristino della funzionalità dei servizi igienici ed interventi sull’illuminazione. Lavori che richiederanno circa una settimana. Una volta ripristinate le condizioni dei luoghi, l’amministrazione comunale procederà con un affidamento temporaneo nelle more dell’espletamento del nuovo bando di gara per la gestione del Ram».