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«Pericolosi scivolamenti in quella strada, chiudetela ai camion»

Il collettivo Massa Città in Comune interviene in merito al tratto stradale che da Cà de Cecco conduce al Pasquilio

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“La strada provinciale 81 che da Cà de Cecco porta al Pasquilio dovrebbe essere immediatamente interdetta al traffico dei mezzi pesanti visti alcuni pericolosi scivolamenti della carreggiata verso valle”. Lo afferma in una nota il collettivo Massa Città in Comune dopo aver realizzato un sopralluogo lungo la strada provinciale che da Cà de Cecco conduce alla frazione del Pasquilio. Due zone appartenenti a due comuni distinti, unite da una strada di competenza provinciale spesso attraversata da mezzi pesanti.

“E’ una questione di sicurezza sul lavoro visto che ogni giorno decine di tonnellate scendono verso Massa sui camion. Non si può non notare come per situazioni simili, ma decisamente meno rischiose, altre strade provinciali abbiano avuto la carreggiata transennata con rete arancione. Perché la SP 81 non ha ricevuto identico trattamento data anche la condizione disastrosa in cui versa il manto stradale dalla fontana Amorosa in poi? I responsabili del servizio viabilità della Provincia, ma anche il Prefetto di Massa-Carrara, dovrebbero chiarire perché secondo loro bastano dei cartelli posti a terra per ritenere in sicurezza quella strada.

Una strada, quella per Pasquilio, che meriterebbe maggiore attenzione da parte delle istituzioni perché in estate aumenta il suo utilizzo, invece ci sembra che quella parte di montagna sia considerata marginale nonostante le comunità che ci vivono intorno non la ritengano tale. Forse qualcuno pensa che essendo il Pasquilio il paradiso della mountain bike lasciando la viabilità senza manutenzione si possa prendere due piccioni con una fava.

La collocazione e la conformazione del Pasquliio lo rendono una risorsa ambientale da valorizzare proprio partendo da una connessione infrastrutturale migliore che possa toglierlo dal degrado in cui è stato fatto cadere.

Stupisce l’assenza di manutenzione del bosco, stupisce la totale assenza di aree attrezzate per favorire il ritrovo delle famiglie, stupisce soprattutto come il Parco delle Apuane, la Provincia ma anche i comuni di Massa e Montignoso non abbiano una visione o un mezzo progetto sul Pasquilio. Per forza di cose le poche attività economiche non marmifere presenti faticano a sopravvivere; le istituzioni locali hanno il dovere di creare le condizioni perché un altro Pasquilio sia possibile.
Per questo chiederemo a Tommaso Fattori e Toscana a Sinistra, che molto si sono impegnate sulle aree di margine in questi 5 anni, massima disponibilità ad aiutarci per far uscire il Pasquilio dalla situazione di marginalità in cui tutte le colorazioni politiche locali lo stanno volutamente tenendo”.

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