LiguriaNews Genova24 Levante News Città della Spezia Voce Apuana TENews

Tempesta social su Caccavallo: «Ho sbagliato, frase diretta a chi ha offeso»

Negli ultimi giorni in casa Carrarese si è discusso in lungo e in largo in merito a una frase pubblicata dall'attaccante

Più informazioni su

Negli ultimi giorni in casa Carrarese si è discusso in lungo e in largo in merito a una frase pubblicata da Giuseppe Caccavallo, idolo dei tifosi azzurri, sul proprio profilo Instagram. Un’uscita che si è prestata a diverse interpretazioni, giudicata da molti infelice, che recita: “Mi potete insultare, criticare, dire che sono fermo da mesi… Ma alla fine sempre San Peppe dovete pregare”. Il motivo dello sfogo? “Si è trattato di una reazione istintiva ad alcuni messaggi ricevuti negli ultimi giorni – ha spiegato il giocatore – da parte di alcune persone che mi hanno offeso come giocatore e come uomo”.

Alcuni tifosi lo avrebbero infatti contattato privatamente accusandolo di “essere venuto a Carrara in vacanza”, affondando il coltello nella piaga sulla questione infortuni con cui l’attaccante sta combattendo da diverso tempo. “Dovrebbero stracciarti il contratto. Ricevi lo stipendio tutti i mesi e sei sempre fermo”. Parole pesanti, specialmente se dirette a un professionista che non solo si è sempre dimostrato tale in campo, guadagnandosi, giustamente, l’affetto e la stima dei tifosi, ma che, come se non bastasse, da un anno e mezzo a questa parte è entrato in un tunnel che sembra interminabile. Perché per qualunque calciatore è frustrante non poter scendere in campo, vedere sempre slittare la data del rientro, dover affrontare un problema fisico dopo l’altro. Ma forse per Giuseppe Caccavallo lo è ancora di più.

Lui, quello che al primo gol segnato davanti al pubblico di casa si arrampica sulla famosa “ramata” per condividere la sua gioia, per sentire il calore della gente. Sempre lui, che dopo mesi di stop torna in campo e segna il gol vittoria, e per poco esultando non scavalca il cancello che separa la gradinata dal campo, dando finalmente sfogo a tutto il dolore accumulato. Un dolore che si trasforma in entusiasmo, quando un campione torna a fare quello che ama. “Ho sbagliato a rispondere in quel modo – confessa Caccavallo – ma ci tengo a precisare che la mia reazione non era diretta ai tifosi della Carrarese, con cui ho un rapporto splendido e che voglio preservare, ma a quelle persone che mi hanno scritto appositamente per offendermi”.

Insomma, in un periodo delicato non solo per la Carrarese a livello di risultati, ma anche per uno dei suoi “gioielli”, ancora dilaniato dai problemi fisici, c’è chi ha voluto a tutti i costi trovare un capro espiatorio. E Giuseppe, ferito nell’orgoglio, ha reagito. Sbagliando. Ma forse con qualche giustificazione.

Più informazioni su