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Carrarese, Valente: «Ritrovata compattezza? In realtà non ci è mai mancata»

«Ciccio è un campione. Sul dischetto si è presentato l'uomo giusto»

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Dopo un lieve infortunio è tornato a scattare sulla fascia e ad essere praticamente imprendibile per l’avversario di turno. Nicola Valente domenica scorsa ha ritrovato anche il gol, il suo secondo centro stagionale, andando a mettere la firma sul momentaneo 2-0 della Carrarese. Proprio con il forte esterno classe ’91 abbiamo analizzato il momento particolare della squadra di Baldini, che, archiviato il caso “autosospensione” del tecnico azzurro, è pronta a ripartire in quinta.

Nicola, come sono stati quei giorni senza il mister agli allenamenti? Pensi siano stati efficaci per farvi riflettere e ritrovare compattezza?
Sicuramente ci siamo sentiti, soprattutto all’inizio, un po’ spaesati. Devo dire che però Marco (Marchionni) ci ha fatto stare sul pezzo mantenendoci costantemente concentrati e facendoci sentire meno il peso dell’assenza del mister. Tutto questo alla fine ci ha dato una scossa, per cui direi di sì, è stato un gesto efficace. Magari non serviva neanche, non lo possiamo sapere.

Parlando appunto di compattezza, pensi che a un certo punto sia mancato questo ingrediente, o le difficoltà erano dovute ad altro?
Le difficoltà ci sono ovunque. A noi è capitato di perdere partite e prendere gol su nostri errori, talvolta anche grossolani, ma al di là di questo penso che questa squadra sia sempre stata unita. Qualcuno può non pensarla così, ma io vivendoci dentro la vedo in questo modo, infatti domenica lo abbiamo dimostrato. Per il resto, prestazioni opache ci possono stare nel corso del campionato, anche se una squadra come la Carrarese non deve permettersi di sbagliare più di tanto.

Tornando sulla partita di domenica, pensi che sia stata la paura a causare quelle disattenzioni che hanno portato alla temporanea rimonta della Pro Vercelli?
Si è trattato ancora di quei piccoli cali di tensione che abbiamo spesso durante le partite. Non parlerei di paura, non penso che una squadra come la Carrarese sul 2-1 abbia timore di prendere il secondo gol. Purtroppo è successo ed è successo in quel modo, e per questo siamo qui a parlare di disattenzioni grossolane. Ma negli ultimi 5 minuti abbiamo anche avuto una reazione importante, dimostrato forza e carattere andandoci a prendere questi tre punti.

Tu sei uno di quelli che sono rimasti in campo fino all’ultimo e che nel momento del fischio del rigore erano lì in area. Quanto coraggio serve per raccogliere quel pallone e scagliarlo in porta, come ha fatto Ciccio Tavano?
E’ in questi momenti che si vedono i giocatori veri. Calciare un rigore del genere è tutt’altro che facile, non a caso ha preso palla Ciccio Tavano. Penso che in questi casi ci voglia l’umiltà giusta nel riconoscere che ci vuole grande coraggio. Ciccio è un campione e sa gestire bene la tensione. Sul dischetto si è presentato l’uomo giusto.

Qual è adesso l’obiettivo da qua a fine anno? E con quale spirito vanno affrontate queste partite?
Come ho detto domenica scorsa a fine partita, in questo momento ho come l’impressone che sia iniziato un nuovo ciclo. Con lo spirito che abbiamo adesso puntiamo a fare punteggio pieno in tutte e tre le partite, in modo da arrivare più in alto possibile. Il morale c’è, a livello psicologico stiamo bene. Possiamo fare uno sprint finale importante.

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