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Spediacci: "Nessuna fiducia nel Pd. Il 25 giugno non voteremo Zanetti"

Il presidente di Rinascita: "Meglio all'opposizione che al governo col 'Partito commissariato'"

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Nessun sostegno al Pd e a Zanetti. Gianenrico Spediacci rompe gli indugi e in vista del ballottaggio del 25 aprile ha di fatto preso le distanze da un eventuale indicazione di voto a favore del candidato dem. E l’ha fatto in un comunicato durissimo nei confronti del partito di centrosinistra, ribattezzato “Partito Commissariato”.

“L’esito delle elezioni dell’11 giugno a Carrara — ha scritto Spediacci — è un punto di arrivo certamente, ma anche di partenza. Lo dico nel pieno convincimento che con onestà intellettuale e politica ho intrapreso con Rinascita un percorso che tende al superamento di barriere partitiche a beneficio della nostra Città di Carrara. Per quanto attiene al ballottaggio tra De Pasquale e Zanetti, non mi interessano dinamiche artificiali e artificiose di accordicchi che svuotino di sostanza la nostra associazione e i suoi ideali, deprimendo nel contempo ancora di più, se possibile, la città”.

“Con altrettanta lucidità — ha proseguito — mi rendo conto che non esiste in questa fase un “Partito di tutti” e che non è possibile alcun dialogo costruttivo con la parte del Pd del “Commissario”, malata di arroganza e attenta solo ai bisogni individuali. Tutti ingredienti tossici per la Buona Politica e la Sana Amministrazione della cosa pubblica. Con questo modo di fare Politica, che il candidato sindaco Zanetti proclama aperto e addirittura “inclusivo”, non ci sono elementi comuni nei contenuti e nei metodi, ed il tempo del confronto è ampiamente scaduto”.

“Meglio dunque una sana trasparente presa di posizione alternativa che un’alleanza indefinibile e melmosa in cui prevale il sottogoverno, secondo una tradizione mai contrastata che ha portato Carrara a un punto di non ritorno. Personalmente non sono disponibile a dare fiducia al Partito Commissariato che ha imposto Zanetti quale candidato a sindaco. A Zanetti l’associazione Rinascita, in assemblea con i candidati che hanno animato le liste a mio sostegno, hanno deciso di non concedere voto o consenso. Come gruppo, siamo disponibili a far parte di una più ampia organizzazione di realtà appartenenti al civismo, animate dall’ideale comune di progettare con trasparenza e condivisione il futuro della città facendo opposizione seria e responsabile in Consiglio comunale. Questo — ha concluso Spediacci — è l’unico punto fermo che per domenica 25 giugno Rinascita e i suoi sostenitori intendono sottoscrivere”.

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