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«Ci processano per aver riqualificato Massa». Sit-in dei Carc in tribunale

Solidarietà dall'Anpi per l'occupazione del fondo di via Stradella, fatti risalenti al 2012

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“Chi ha danneggiato l’immagine della città?”. A chiederselo è la sezione “Aldo Salvetti” di Massa del partito dei Carc, i comitati di appoggio alla resistenza per il comunismo. Venerdì 12 aprile si è tenuta la quarta udienza del processo per l’occupazione del fondo di via Stradella a carico di quattro militanti di Massa. Nel luglio 2012 vengono condannati per occupazione, spiegano in occasione del presidio organizzato di fronte alle porte del tribunale, da lì si aprono altri procedimenti di diversa natura avviati dall’allora amministrazione di Roberto Pucci che contesta ai quattro un danno di immagine e la mancata possibilità di affittare l’immobile durante il periodo dell’occupazione. Il procedimento in corso è il secondo procedimento penale aperto per i fatti di via Stradella, (il primo portò ad una condanna relativa al periodo di occupazione dal momento dell’ingresso nello stabile alla sentenza del primo procedimento penale, ndc). Con questo secondo procedimento penale, invece, i quattro sono imputati per l’occupazione del fondo nel periodo che va dal momento della sentenza di primo grado del primo procedimento penale, alla data dell’effettiva restituzione dell’immobile avvenuta qualche mese dopo. “Come se non bastasse, sempre in relazione all’occupazione di Via Stradella – spiegano in comunicato – ricordiamo la costituzione parte civile promossa dall’allora Amministrazione Pucci che, benché l’immobile fosse stato restituito pensò bene di aprire anche un procedimento civile contro i compagni, in sede di primo grado ha portato, qualche mese fa, ad una condanna di circa 40.000 euro relativi, tra l’altro, a pretestuosi danni d’immagine e mancata possibilità da parte dell’ente di affittare l’immobile, benché l’Amministrazione non abbia mai dimostrato di poter affittare quello spazio degradato e, per altro, non destinato ad uso abitativo. Chi ha danneggiato l’immagine della città: i compagni che hanno ridato vita ad un luogo abbandonato o l’Amministrazione Pucci che lo ha lasciato in balia di topi e scarafaggi?”.

“Per questa condanna da 40.000 euro – continua la nota – i quattro compagni, tra cui lavoratori precari e anche disoccupati provenienti dell’ex Rational di Massa, hanno recentemente fatto ricorso in appello. Non faremo un passo indietro e continueremo ad essere a fianco di coloro che sono colpiti dalla repressione attraverso questi procedimenti ingiusti che fanno carta straccia degli articoli 41 e 42 della nostra Costituzione, costata sangue e vite umane. Così come non faremo un passo indietro nella lotta a difesa degli spazi sociali recuperati”.
Per dare un contributo economico di sostegno alle persone sotto processo, il partito dei Carc segnala il seguente conto PostePay: n.5333 1710 8262 9078. Presente al sit in di fronte al tribunale anche il presidente dell’Anpi di Carrara, Nando Sanguinetti, che ha voluto portare la propria solidarietà ai quattro sotto processo.

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