Il Novecento raccontato anche dagli atti e dai documenti

Il mare è a due passi da Villa Cuturi, a Marina di Massa, ma per fare un tuffo nel passato occorre restare nella ex-sede dell’Apt e visitare la mostra ?Scatti d’archivio?, allestita nelle sale con affaccio sul pontile, aperta tutti i giorni fino al 23 giugno 2017, dalle 16 alle 20 (l’orario è cambiato). Un viaggio nel novecento non troppo lontano

Anche l’allestimento cattura l?’occhio: arredi e suppellettili decisamente vintage, vecchie poltrone da sala cinema di fronte al proiettore che rimanda le immagini in continuo, vecchie sdraio da spiaggia, con una storia anche loro da raccontare. Poi ci sono gli scatti, l’anima centrale della mostra, raccolti per cromatismi su pannelli: ogni colore un tema. Le architetture, le vedute, le colonie, le ville e gli alberghi, la vita da spiaggia?.e le mareggiate?.anche quelle hanno una storia per immagini. Sui tavoli, in ordine sparso, altre foto, in raccoglitori sempre recuperati negli archivi Apt, vecchio materiale promozionale.

Poi ci sono i veri ?scatti? d?archivio: gli atti recuperati dal vecchio archivio Apt, piluccati qua e là dalla sapiente mano d?archivista. Solo qualche assaggio giusto per farci pregustare quanta ricchezza e quanta storia possono ancora raccontare, quegli atti.

E così ci si può imbattere nella copia conforme della deliberazione del municipio di Massa, datata 8 agosto 1928, che ha per oggetto il riconoscimento ufficiale della Marina di Massa come Stazione di cura, soggiorno e turismo, oppure saltando qualche anno si va al 1954, un ?curioso? atto della Questura sui ?giuochi proibiti?, per arrivare ad un altro atto del 1956 e scoprire quante erano le colonie operanti.

?Scatti d?archivio? è una mostra che richiama la memoria del passato ma che vuol generare memoria: chiunque ha un ricordo legato a qualcosa esposto nella mostra, può far registrare la sua testimonianza che darà origine ad una scheda aggiuntiva della mostra stessa.

?Scatti d?archivio? è anche on line (http://www.scattidarchivio.it) e prossimamente sarà anche sul sito del ministero dedicato alle mostre (http://www.movio.beniculturali.it)