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Viareggio Cup, lunedì prende il via la 70ª edizione

Italiane grandi favorite, tra le straniere occhio al Bruges e al Partizan Belgrado. Curiosità per la Cina U19

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Prenderà il via domani la 70ª edizione della Viareggio Cup, con la partita inaugurale tra il Sassuolo Campione in carica e i belgi del Bruges che si terrà allo Stadio dei Pini «Torquato Bresciani». Durante la cerimonia d’apertura che si terrà prima del calcio d’inizo tra neroverdi e nerazzurri, sarà Federico Chiesa a leggere il consueto giuramento.
Alla vigilia dell’importante kermesse calcistica, abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Gabriele Noli, noto giornalista viareggino ed addetto stampa della manifestazione.

Ormai ci siamo, è tutto pronto per l’inzio di questa Viareggio Cup che quest’anno taglia l’importante traguardo delle settanta edizioni, più del Festival di Sanremo e della Coppa Campioni. Possiamo dire che siete un vero e proprio punto di riferimento per i Tornei giovanili?

“Si, siamo un punto di riferimento perché di Tornei internazionali giovanili se ne vedono nascere molti e morire altrettanti dopo qualche edizione; il Viareggio rappresenta un’eccezzione. Il Mondo del calcio è in continua evoluzione ed il Torneo, ha dovuto e saputo adattarsi a questi cambiamenti. Rispetto a qualche anno fa, è sicuramente più complicato avere molte squadre europee di livello ma in ogni caso il messaggio che abbiamo sempre voluto mandare è quello dell’aggregazione. Edizione dopo edizione abbiamo cercato di inglobare all’interno della manifestazione realtà culturali e sociali diverse. Quest’anno con la presenza della selezione cinese under diciannove, a rappresentare l’Asia, abbiamo in gara almeno una squadra per ogni Continente. Inoltre ci sono tutte le big italiane, alcune desiderose di rifarsi dalla passata stagione”.

40 squadre al via, 5 Continenti rappresentati ma quali sono le formazioni favorite per la vittoria finale?

“Sicuramente le italiane, l’Inter su tutte. Poi Juventus e Milan che non stanno facendo benissimo in campionato ma vogliono rifarsi dell’uscita agli ottavi della scorsa stagione.
Un’ altra candidata è la Fiorentina che vuole tornare alla vittoria, visto che le manca dal 1992. Tra le straniere posso dire il Bruges che già lo scorso anno fece bene, arrivando in semifinale. I belgi agli ottavi, nonostante le assenze dei migliori calciatori che furono chiamati in Nazionale, fecero fuori la Juve. Anche il Partizan Belgrado sarà una squadra difficile da incontrare, sono preparati sia fisicamente che tatticamente. Inoltre dal loro settore giovanile sono sempre usciti calciatori interessanti”.

Invece quale potrà essere l’outsider? Sarà una formazione straniera?

“Ma è difficile dire se sarà italiana o straniera. Sicuramente chi andrà agli ottavi, avrà fatto tre grandi partite perché supereranno i gironi solo sedici squadre: le prime dieci e le sei migliori seconde. Dovranno subito partire tutte forte e potrebbero esserci delle sorprese. L’AZ Alkmaar potrebbe essere un outsider, ma il girone 10 è molto equilibrato come valori quindi non è detto che superi il primo taglio. Il Rijeka che è già venuto altre volte, potrebbe togliersi qualche soddisfazione se riuscisse a passare agli ottavi. C’è molta curiosità anche nei confronti della Cina U19, sicuramente Lippi e il suo staff hanno portato linfa a tutto il movimento”.

Quest’anno per leggere il Giuramento è stato scelto Federico Chiesa. Può il calciatore della Fiorentina rappresentare un simbolo per un nuovo calcio?

“E’ un ragazzo pulito, acqua e sapone, che unisce carisma e qualità tecniche. E’ protagonista sia nella Fiorentina che nella Nazionale Under 21 ma credo che presto lo diventerà anche in quella maggiore. La mancata qualificazione al Mondiale di Russia, rappresenta il fallimento di tutto il movimento calcistico e credo che ora la Nazionale debba aprire un nuovo ciclo. Il rilancio passerà da calciatori nel pieno della maturità calcistica come Immobile che esplose proprio qui al Viareggio, dove in due edizioni segnò in totale 14 gol (Miglior Marcatore di sempre insieme a Renzo Cappellaro), ma il Ct aprirà le porte anche ad altri calciatori che hanno giocato questa manifestazione come Calabria e appunto Chiesa. La volontà dell’organizzazione è stata quella di puntare su un giovane italiano di qualità ma anche di sostanza fuori dal campo”.

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