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Lavoro Massa-Carrara, attese centinaia di assunzioni tra i giovani ma la disoccupazione è al 16%

Tra le dieci province migliori per offerte di lavoro rivolte agli under 30 ma la realtà è più complessa

A sorpresa, tra le dieci «province più giovani d'Italia» nella classifica pubblicata dal Sole 24 Ore spunta Massa-Carrara, al quinto posto dopo Verbania, Sondrio, Crotone e La Spezia. Sono definiti “giovani” i territori che offrono più opportunità professionali ai giovani fino a 29 anni. La stima è stata effettuata dal Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere in accordo con l’Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro.

La quota di assunzioni “giovani” previste delle imprese italiane su territorio nazionale va da un minimo del 25,9% a un massimo di oltre il 40%, cui Massa si avvicina molto col suo 39,2%. Se invece guardiamo alla quota di under 30 in rapporto al totale di entrate in agenda nei prossimi tre mesi, Massa conquista un dignitosissimo sesto posto dopo Torino, Lecce, La Spezia, Savona e Sondrio con 2.490 opportunità, a fronte delle 65.700 assunzioni totali previste nella Regione Toscana.

Tuttavia, il rapporto economia elaborato nel 2016 dall’Istituto Studi e Richerche della Camera di Commercio indica in Massa-Carrara la provincia dotata del più alto tasso di disoccupazione del centro-nord (16%). È proprio il tasso di disoccupazione giovanile (15-29 anni) a risultare particolarmente elevato (48,9%).

Come spiegare l’apparente contraddizione? La risposta andrebbe forse ricercata nella tipologia dei contratti sottoscritti dagli under 30, difficile da indagare poiché i dati in merito non sono stati diffusi. Il 42,3% del totale delle assunzioni si concentra infatti nella categoria degli impiegati in professioni commerciali e servizi: le aziende cercano soprattutto cuochi, camerieri ed altre figure professionali da impiegare nei servizi turistici; a seguire, commessi e altro personale qualificato per la grande distribuzione. Si tratta per lo più di contratti interinali, che vedono i giovani impiegati soltanto nei mesi estivi, in cui il flusso turistico è maggiore. È davvero da considerarsi “giovane” una provincia in cui gli under 30 si sostentano con contratti effimeri come la stagione balneare?