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Giovani cresciuti in strada e pesci di tutti i tipi, la Tarka edizioni approda nei "Salotti d’Autore"

Due presentazioni molto attese per la rassegna carrarese dedicata agli amanti dei libri

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Quest’anno Tarka edizioni sarà fra i protagonisti della rassegna Salotti d’Autore in corso di svolgimento a Carrara, nella piazzetta antistante il teatro Animosi. Presentati da Donatella Beneventi, nei prossimi giorni saliranno sul palco due autori: lunedì 17 giugno, alle 21, Fabio Evangelisti parlerà del suo nuovo libro “I ragazzi dello Stradone”, mentre il 19 giugno, alla stessa ora, sarà la volta di Salvatore Marchese con “Acciuga Regina”. Quest’ultimo, scrittore, giornalista e noto enogastronomo, racconta le storie che hanno per protagonista la regina del pesce azzurro, le virtù della quale sono sempre state tenute in alta considerazione nel corso dei secoli. Così, si va dall’importanza del garum nella cucina dell’antica Roma al pronunciato sapore della colatura di alici di Cetara, in provincia di Salerno; dall’allegra convivialità del rito della bagna cauda, tutt’ora presente nelle Langhe e nel Monferrato, ai faticosi viaggi degli acciugai della Val Maira; dalle vicende dei Malavoglia, la famiglia dei pescatori di Aci Trezza resa famosa da Giovanni Verga, al cappon magro, la monumentale insalata genovese. Un libro sospeso tra cucina e sogno arricchito dalle illustrazioni del maestro Francesco Musante.

Di tutt’altro impianto stilistico e contenuto narrativo è il nuovo libro di Fabio Evangelisti, uscito in libreria da due sole settimane. Qui si narra della vita di un quartiere e delle vicende di un gruppo di giovani cattolici a cavallo degli anni Sessanta e Settanta. Significativo il sottotitolo “Una chiesa, un prete e una comunità che non c’è più” dove si racconta di un tratto della via Aurelia e di un prete, Don Ezio, e dei ragazzi cresciuti intorno a lui. Fra comunioni e feste della Madonna del Buon Consiglio, fra gite in Garfagnana, all’Elba e all’Abetone e scarpinate in montagna. Del vento del ’68 e dell’impegno nell’Azione Cattolica e delle canzoni che hanno fatto da colonna sonora a quella generazione. È la descrizione di un mondo che non esiste più nella città natale dell’autore, ma come si capisce fin dall’introduzione de “I ragazzi dello Stradone”, è fenomeno che ha riguardato l’intera società italiana: “Penso alle trasformazioni di Borgo San Frediano a Firenze delle cui ragazze aveva scritto Vaco Pratolini, al Giambellino del bar cantato a Milano da Giorgio Gaber o alle auto parcheggiate che quasi impediscono l’accesso alla scalinata di viale Glorioso a Roma spesso ricordata dal regista Sergio Leone dove “(…) facevamo a sassate, ci battevamo contro quelli di Monteverde. Era la nostra via Pál e avrei voluto farne un film (…)”.

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