LiguriaNews Genova24 Levante News Città della Spezia Voce Apuana TENews

Tragedia torre piloti di Genova, a Milazzo il ricordo delle vittime

Una cerimonia che oltre ad istituzioni e comunità locali ha visto anche la partecipazione delle delegazioni di "Radio Rogna", emittente del Lavoratorio Artistico di Sarzana e dell'associazione "Il mondo che vorrei" di Viareggio

Più informazioni su

“Le tragedia della Torre Piloti di Genova non è stata l’unica, non dobbiamo scordarci di Viareggio e di tutte le altre che ci appartengono. Tutti siamo delle potenziali vittime”. Non ha dimenticato il disastro ferroviario del 29 giugno 2009 Adele Chiello Tusa, madre di Giuseppe che perse la vita cinque anni fa nel crollo del Molo Giano a Genova. Ieri a Milazzo si è tenuta infatti un’intensa commemorazione del ragazzo siciliano che in quella notte drammatica morì sul posto di lavoro insieme ad altre otto persone, fra le quali Giovanni Iacoviello la cui famiglia vive a Carrara. Una cerimonia che oltre ad istituzioni e comunità locali ha visto anche la partecipazione delle delegazioni di “Radio Rogna”, emittente del Lavoratorio Artistico di Sarzana e dell’associazione “Il mondo che vorrei” di Viareggio, citata dalla madre delle vittima subito dopo la scopertura del monumento dedicato al sottufficiale.

“I nostri figli sono il futuro – ha detto – e non possiamo lasciargli in eredità la morte di nove giovani lavoratori oppure la morte delle vittime di Viareggio che dormivano nei loro letti. Daniela Rombi, una madre coraggio, ha portato a Montecitorio la foto della propria figlia ma nessuno ha fatto niente”. “Istituzioni sulle quali dobbiamo vigilare – ha proseguito Adele Chiello – perché i cittadini hanno il diritto di essere governati bene e noi mamme non possiamo temere nel mandare i nostri ragazzi a a scuola o al lavoro”. La giornata, caratterizzata anche da un secondo momento in teatro nel quale la figura di Giuseppe è stata tratteggiata anche dagli amici più cari, ha visto anche la presenza dei legali della famiglia che il prossimo 5 aprile torneranno in aula a Genova per il secondo grado del processo.

“Quei ragazzi non lavoravano in condizioni di sicurezza – ha evidenziato l’avvocato Cesare Bulgheroni – e questa seconda parte riguarderà proprio coloro che hanno progettato la torre e che hanno consentito che fosse lì. Ci siamo resi conto che prima o poi sarebbe comunque successo qualcosa. Vogliamo arrivare ad una soluzione e individuare tutti i responsabili, convinti che le risposte che otterremo serviranno in futuro per avere maggiore sicurezza. Ho incontrato la prima volta Adele all’esterno dal tribunale – ha concluso – ricordo la sua foga e la sua richiesta, lei non voleva risarcimenti ma era determinata a conoscere cosa fosse successo quella notte”.

Una notte tragica che ha lasciato un segno profondo non solo nella comunità siciliana e in quelle colpite dal lutto ma anche in persone da tutta Italia. Dalle già citate Viareggio e Sarzana fino a Verrucchio, nel riminese, da dove ieri è arrivato l’artista Pier Giulio Magnani con un pezzo teatrale ed un brano dedicati a Giuseppe Tusa e alle persone morte con lui in quel 7 maggio e ricordate nella cerimonia di Milazzo.

Più informazioni su