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Massese, sotto la lente tecnico/tattica

La vittoria col Cenaia chiude l'anno positivamente. Cambio modulo e buone trame che lasciano ben sperare per il futuro

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Una vittoria fondamentale che riporta positività nell’ambiente, carico e speranzoso in questa pausa natalizia, per lavorare con delle buone certezze in vista del 2020. La classifica non è male, sesti a un punto dai playoff e superata la San Marco Avenza, prima rivale della provincia. Nonostante le mille difficoltà, la Massese chiude la prima parte di stagione in positivo, terza vittoria nelle ultime quattro gare e quarta nelle ultime sei. Verò è che dalla Massese ci si aspetta sempre il massimo, soprattutto in questa categoria, ma c’è da dare atto a una società alla prima esperienza in una piazza così importante che ne ha salvato le sorti e ha costruito una squadra da zero. Quindi gli alti e bassi nei primi mesi fanno parte del gioco.

Passando alla partita, la grande novità è il cambio modulo di mister Gassani, non più 4-3-3 o 4-2-3-1 ma un 3-5-2, anzi un 3-5-1-1 “modello Lazio”, centrocampo disposto a rombo con Marcon vertice basso e Kthella vertice alto. Era il momento di cambiare e il tecnico ha avuto coraggio nel farlo. Con il difensore mancino Mussi e l’arrivo di Benedini e Di Renzone in rosa ci sono tre centrali forti. I maestri del calcio insegnano che quando ci sono tre difensori forti devono giocare tutti e tre, e così è stato fatto. Un modulo con il quale la squadra è più coperta, soprattutto in fase di transizione. Prima prendeva troppe ripartenze e era troppo aperta, ieri in fase difensiva è stata più chiusa e ha concesso quasi nulla. In fase offensiva molto meglio il possesso palla, ancora qualcosa da registrare soprattutto negli ultimi 20 metri, ma è cambiato tanto e in questo modulo la sintonia tra le due punte, che è cosa fondamentale, non si trova immediatamente.

Passando ai singoli Giacobbe senza voto, non ha subito tiri in porta. I tre dietro perfetti; i due laterali bene, per caratteristiche sembrano adattarsi meglio ad essere quinti, anzi che quarti di difesa. Meritato “doppio +” a Materazzi per il pesantissimo gol dell’1-0. A centrocampo Marcon, vertice basso, è stato il migliore: bene in fase di possesso, ovunque in fase di interdizione; Piscopo ha fatto il suo ed è stato importante nel dare equilibrio, cosa che sa fare molto bene, e permettere all’altra mezzala Degl’Innocenti di avanzare un po di più. Quest’ultimo è stato l’arma in più, bravissimo nell’inserirsi negli spazi, grande possesso palla e dribbling, eccellente nel bellissimo gol che ha chiuso il match. Kthella è quello che ha dovuto più adattarsi al nuovo modulo, prima giocava terza punta laterale, adesso vertice alto di centrocampo/seconda punta. Movimenti completamente diversi ma ciò nonostante la sua prova è sufficente. Sostituito all’85’ da Serrago il quale si è fatto vedere con un bel tiro a girare. Vita promosso: ha lottato, lavorato abbastanza bene di sponda e sfiorato il gol nel primo tempo con una bella rovesciata.

Adesso vacanze di Natale e lavoro in vista della seconda di ritorno del 5 gennaio, quando la Massese cercherà il sorpasso e l’ingresso nelle griglia playoff ad Altopascio sul campo del Tau Calcio.

GIANLUCA MATELLI

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