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Massese, presentati i primi tre giocatori

Gassani: "Sono tre ottimi profili, sia dal punto tecnico che dello storico, giocatori molto validi"

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Nella seconda conferenza stampa dell’era Gassani, come preannunciato dal ds Meazzini venerdì scorso, sono stati presentati i primi tre giocatori della Massese 2019/2020. Stiamo parlando di Matteo Marcon, nella foto tra il direttore e il mister, e dei due difensori centrali ex San Miniato Simoncini e La Rosa, alla destra di Gassani.

Di seguito le loro parole e in fine un primo commento del mister sulle qualità tecnico/tattiche dei tre:

Matteo Marcon, centrocampista classe 96′: “Ringrazio il ds Meazzini che mi ha chiamato un mese fa, avevo altre richieste ma ho aspettato Massa, spero di ricambiare la fiducia che mi è stata data. Nasco come mediano basso, ma nelle ultime stagioni ho fatto anche la mezzala. Ho giocato a Pisa 8 anni nelle giovanili per poi esordire in Serie C, poi San Giovanni Val D’Arno, Cenaia, Pontebuggiasese e Montecatini”.

David Simoncini, difensore classe ’91: “Sono molto contento di essere qua, anch’io ho avuto altre richiese ma a Massa è difficile dire di no. Il progetto è ambizioso, e farò di tutto per aiutare la Massese a tornare dove gli compete. Vengo da San Miniato, ho fatto poi un biennio a Pavia, dove ho vinto l’Eccellenza, poi Aqui Terme, Pisa, L’Acquila e Pontedara in Serie C”.

Stefano La Rosa, difensore classe ’91:“Sono estremamente contento, mi ha fatto molto piacere avere la chiamata ed è stato molto facile accettare perché una piazza come la Massese in Eccellenza non si può rifiutare. Non vedo l’ora di iniziare. Ho fatto cinque anni al Jolly Montemurlo, dove abbiamo vinto il campionato di Eccellenza, poi un biennio alla Fortis Juventus, un biennio Lanciotto, un anno in Australia e poi da ultimo a San Miniato”

Mister Matteo Gassani: “Sono tre ottimi profili, sia dal punto di vista tecnico che dello storico, giocatori sono molto validi. Hanno già dimostrato serietà, decidendo di sposare il progetto quando c’era ancora incertezza, nonostante avessero richieste importanti. I due difensori lo scorso anno a San Miniato in tredici partire in coppia hanno subito due gol. Questo la dice lunga sulla loro forza e sul loro affiatamento. David è molto bravo sull’uomo, ha le tempistiche giuste di accorciare e scappare; Stefano ha una fisicità disarmante, un mancino di sessante metri che ci permette di verticalizzare, ha centimetri e con David si completa molto. Marcon è un centrocampista di quelli che mi piacciono a me, di quelli che non mollano mai, gente che graffia, che “picchia”. Nel calcio non ci vogliono solo i geometri, ci vogliono anche i muratori, questo le case le tira su. Un profilo attitudinale al mio calcio, così come gli altri due”.

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