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Massese, Gassani: "Mi chiedo come si possa ricominciare"

Il tecnico bianconero dopo molto tempo esprime il suo pensiero sul paradossale momento che stiamo vivendo

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Con un lungo virgolattato rilasciato alla testata online Toscanagol.it il tecnico bianconero Matteo Gassani, alla guida della Massese, torna a parlare, esprimento le sue opinioni sul difficilissimo momento causato dal Covid-19 che la nostra nazione e di conseguenza il nostro calcio stanno vivendo:

“La situazione sul territorio è davvero difficile. Mi chiedo come si possa ricominciare una volta che il virus sia meno potente, considerato che in tutti noi subentrerà la fobia nei comportamenti: per esempio non mi meraviglierei se le famiglie dei giocatori minorenni presenti nelle prime squadre, ci facessero presente che per precauzione non manderanno i figli al campo, visto che non andranno neanche a scuola: questa è una delle tante considerazioni da fare perché non credo che qualche societa abbia medico al campo.

Sinceramente sfido chiunque abbia figli piccoli a non essere d’accordo sul fatto di evitare sport collettivi, partendo dal presupposto che nei cinema, nelle palestre, negli uffici, nelle fabbriche, nei posti di lavoro, verranno fatte delle modifiche e restrizioni per evitare contatti anche dopo la fine dell’espandersi del virus. Penso non ci siano le condizioni per ripartire però mi associo al pensiero del direttore Braccini della Pro Livorno sul fatto che una classifica vada stilata come hanno già deciso in Inghilterra.

In questo senso la Pro Livorno con merito è prima in classifica. Potrebbe vincere il campionato come no, ma bisogna dargli atto che merita un riconoscimento, perché non è colpa sua quanto accaduto e non è giusto che sacrifici societari e dei tesserati non vengano riconosciuti per fattori esterni.

Come non è giusto che Cuoiopelli e Castelnuovo, penultima e terzultima, vengano retrocesse, perché il regolamento parlando di play out gli consente la possibilità di acquisire la salvezza. Chi di dovere dovrà prendere una decisione giudiziosa, mettendo tutto sul piatto della bilancia. Qualcuno non rimarrà contento e questo succede sempre quando si prendono decisioni legati ad eventi straordinari, ma una decisione andrà presa perché già allo stato attuale il campionato è falsato. Non ci sono i presupposti per una sua continuazione. Questo è il mio pensiero che spero non abbia infastidito nessuno. Grazie per l’attenzione”.

Contattato poi dalla nostra redazione per ulteriori commenti il tecnico ha confermato quanto detto aggiungendo: “Aggiungo che in questo momento dove tutti noi stiamo andando incontro a situazione che mai avremmo immaginato, non è una priorità chiedersi quando e se ricominceranno i campionati ma doveroso chiedersi quando e se si potrà tornare alla normalità”.

GIANLUCA MATELLI

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