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Venerdì i primi confronti pubblici tra aspiranti sindaco

Si parte con un duello. A 20 giorni dal voto facciamo il punto della situazione nella politica massese

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Inizieranno venerdì i primi confronti pubblici tra candidati alla poltrona di sindaco per la città di Massa. Il primo sarà un duello che si svolgerà alle 18.00 nella sede di Confartigianato Massa-Carrara in via Massa-Avenza 38. Saranno di fronte il sindaco uscente Alessandro Volpi (PD, Uniti per la Città; Articolo Primo, Sinistra Massa Città d’Europa, Sinistra progressista per Massa, Amare Massa, Volpi Sindaco) e Francesco Persiani (Forza Italia, Fratelli D’Italia, Lega, Popolo della Famiglia, Persiani Sindaco).

Si terrà invece, sempre venerdì 25 maggio ma alle ore 21, al Centro Giovanile San Carlo
Borromeo, l’appuntamento intitolato “Una politica che non si mette comoda in poltrona”,
vedrà il confronto tra tutti i candidati a sindaco del comune di Massa i quali saranno chiamati a
rispondere a diverse domande, afferenti a vari ambiti (quali: lavoro, ambiente, integrazione,
mondo giovani), preparate dai giovani di Azione Cattolica.

Di seguito riportiamo, invece, i comunicati stampa con le ultime notizie dai candidati.

AREA 2018 – ANDREA BIAGIONI
La prossima amministrazione – afferma Andrea Biagioni candidato a Sindaco di AREA 2018, dovrà garantire a tutti i cittadini, il diritto alla qualità urbana. Opereremo per trasformare Massa sul modello delle cosiddette Smart City, le città intelligenti. Una città è Smart se viene amministrata con una visione sistemica del governo del proprio territorio e se si attivano processi partecipativi dei cittadini partendo dall’idea che una città è intelligente se promuove le opportunità offerte dalle nuove tecnologie per migliorare la qualità dell’abitare e del vivere. Abbiamo la necessità di contenere i costi collettivi generati dall’eccessiva dilatazione degli insediamenti e ridurre l’impatto sull’ambiente determinato dalla progressiva sottrazione di suoli agricoli e naturali. Si tratta di immettere risorse per riqualificare il nostro vivere quotidiano, ma anche di una concreta possibilità di rilanciare l’economia e l’occupazione. La riqualificazione energetica del patrimonio edilizio esistente è uno degli elementi essenziali del percorso di rigenerazione urbana. In questo ambito sarà sempre più “intelligente” l’edificio che viene realizzato o ristrutturato con sistemi innovativi non solo di efficienza energetica, ma anche di processi progettuali e costruttivi che coinvolgono il mondo professionale e imprenditoriale. Un altro aspetto decisivo per il recupero di una qualità della nostra città è la manutenzione urbana, a partire dal patrimonio edilizio, e poi delle reti impiantistiche, dei sistemi fognanti, delle aree sondabili dei fiumi, programmando interventi di riqualificazione di tutte le periferie dalla montagna al mare. Una mole di interventi di manutenzione ordinaria che, se praticata, ridurrebbe le troppe emergenze, riqualificherebbe il territorio e creerebbe nuovi posti di lavoro. E ancora, la gestione innovativa e integrata dei rifiuti puntando sulla raccolta differenziata integrale porta a porta; il risanamento del territorio e politiche innovative sull’acqua e sui beni comuni, preservando la funzione e la struttura societaria pubblica degli acquedotti, sono un ulteriore elemento della intelligenza della nostra città. Infine, ma non per ultimo, l’emergenza abitativa per una città “casa comune” deve essere affrontata non attraverso ulteriori occupazioni di suolo ma attraverso la ristrutturazione concordata del patrimonio esistente secondo una logica perequativa. Occorre poi agire con azioni di promozione e sostegno a specifiche politiche di edilizia sociale anche attraverso la sperimentazione di “rapporti convenzionati” tra proprietari di alloggi sfitti (in altissimo numero) e il Comune, con quanto ne deriverebbe in termini di cura del territorio e di inclusione sociale.

La città cresce se il dibattito culturale è vivo – afferma ANDREA BIAGIONI candidato a Sindaco di AREA 2018. Le Associazioni, prima di ogni altro, sono chiamate a sviluppare cultura e una amministrazione pubblica ha il dovere di sollecitare questa crescita individuando, dalle periferie al centro, dalla montagna al mare, gli spazi (sia outdoor che indoor) per poter accoglierla, per raccontarla, per proporla e renderla fruibile con continuità. 365 giorni all’anno.
Promuovere l’arte in tutte le sue manifestazioni e declinazioni, la letteratura, la poesia, i musei, il teatro, il cinema, le tradizioni locali, tutto quello che fa cultura in collaborazione sia con soggetti privati che con l’insieme degli Enti locali limitrofi, con le Scuole, l’Accademia delle Belle Arti e con l’Università. Uno sforzo necessario è anche quello di realizzare una analisi realistica su un territorio compresso e spesso occupato da un eccesso di presenze che, in passato, non sono state ben calibrate sul nostro territorio quali, ad esempio la presenza invasiva di Centri della Grande Distribuzione Organizzata. Le Associazioni di promozione culturale devono poter contare su uno o più spazi che permettano la realizzazione di eventi pubblici da dedicare alla cittadinanza e ai turisti. Ecco le nostre proposte concrete: (1) Costruire spazi e momenti liberi dal mercato: perché la cultura è quella cosa (ormai l’unica) che non ci fa clienti, spettatori, consumatori, ma cittadini sovrani. Recuperare spazi pubblici inutilizzati, non alienarli e metterli invece a disposizione delle associazioni di cittadini che sanno costruire cultura. (2) Tenere aperta la biblioteca fino a mezzanotte, tutte le sere. (3) Investire in ricerca: anche il più piccolo museo civico, se è abitato da un giovane ricercatore, può diventare un luogo di produzione e redistribuzione della conoscenza. (4) Invitare un giovane artista ad abitare per qualche mese nel territorio comunale, pagandogli l’ospitalità. E chiedendogli di realizzare un’opera d’arte pubblica per la parte più brutta e disagiata del Comune: un’opera la cui esatta destinazione e le cui caratteristiche andranno decise almeno in parte attraverso un cammino di partecipazione. (5) Promuovere e finanziare la costituzione di orchestre giovanili di musica classica e di gruppi musicali di qualsiasi altro genere nei quartieri più periferici e con maggiori problemi di inclusione e di interazione sociale. (6) Il Teatro: aprirlo a tutti tutto l’anno, con agevolazioni, campagne, programmi di collaborazione con le Scuole, con gli altri teatri, con le compagnie teatrali sia locali che nazionali e straniere (soprattutto giovanili). Attrezzando e mettendo a disposizione altri spazi per le attività teatrali e di produzione/promozione culturale. (7) Diffidare degli eventi, dei festival, delle inaugurazioni, delle una tantum: la cultura ha bisogno di strutture stabili, finanziamenti continui, indipendenza dalla politica, visione lunga e disinteressata.

FRANCESCO PERSIANI – CENTRODESTRA
Persiani: Subito fuori da GAIA e no al progetto Autostrada dell’acqua,
causa di rincari in bolletta e grande incognita per l’ambiente.
Occorre un nuovo modo, più equo e sostenibile, per gestire un bene prezioso come quello rappresentato dall’acqua pubblica, che sgorga dalle Apuane per arrivare nelle nostre case. È inaccettabile una gestione imposta dall’alto (GAIA, Regione Toscana e attuale amministrazione di Massa) senza fare gli interessi del territorio, come dimostrato da una rete idrica allo sfascio e da bollette troppo care per tutti. Occorre inoltre contrastare con determinazione progetti che rischiano fortemente di sottrarre acqua a Massa per trasportarla verso altri territori toscani, come sembra sia previsto dall’Autostrada dell’acqua, proposta faraonica della Regione Toscana (centinaia di milioni di euro) ancora una volta a carico dei contribuenti. E poi con quale impatto sull’ambiente? Continuare ad assumere decisioni così importanti senza ascoltare la popolazione è una totale mancanza di democrazia. Basta allo spostamento di risorse su progetti regionali, facciamo piuttosto interventi per ristrutturare la nostra rete idrica locale, garantendo salute e servizi, bonificando le tubazioni dalla presenza di amianto e piombo e portando le perdite al minimo in modo da garantire acqua pulita e di qualità. Se chiamati ad amministrare Massa, procederemo rigettando GAIA e la proposta sull’Autostrada dell’acqua. Sosterremo soltanto quei progetti, a gestione locale, che prevedano di investire su un servizio idrico integrato di natura pubblica, finalizzato ad applicare la volontà popolare contro la privatizzazione dell’acqua. Intendiamo favorire una nuova gestione dell’acqua pubblica nella nostra città e lo faremo in forte discontinuità rispetto all’attuale amministrazione colpevole di aver sempre avvallato quelle scelte scellerate che ora stanno recando grave danno ai nostri cittadini.

OBIETTIVO MASSA – SERGIO MENCHINI
Parte ufficialmente il percorso della lista civica Obiettivo Massa. Domenica mattina all’interno del Multisala di Via Dorsale e’ stata presentata la lista. Ad aprire il sipario il capolista Stefano Caruso: “Dobbiamo dare una risposta a quelle 12 mila persone senza un’occupazione e che si aspettano da un’ amministrazione strumenti che rimettano in moto l’economia. Guardo Massa – prosegue – e non riesco a sorridere, vedo una città abbandonata, insicura e con grandi potenzialità inespresse. Noi abbiamo un progetto importante, Sergio è il nostro coach e noi siamo una squadra”. Un progetto ambizioso, che vede il lavoro tra i punti cardine, dove gli imprenditori devono essere messi nelle condizioni di investire senza quella burocrazia che da tempo rema contro. “Cambiamento, discontinuità, rivoluzione — prosegue il candidato primo cittadino, Sergio Menchini — per combattere un sistema fatto di incrostazioni con regole dettate dalla politica che non assecondano le richieste degli imprenditori. Bisogna cambiare e rovesciare il metodo, aprire le porte agli investimenti: l’impresa è economia e la politica è lo strumento che serve all’economia”. L’area Olivetti è un esempio di cattiva politica: attualmente ha un valore di 7 milioni contro i 30 milioni iniziali; 23 milioni persi per scelte sbagliate. “Serve un cambiamento di metodo —conclude Menchini—, ascoltare le esigenze del territorio e del lavoro. Bisogna provare a cambiare credendo in chi ci mette la faccia e ha un progetto”.

Menchini: “Più volte abbiamo denunciato l’inadeguatezza di questo Regolamento Urbanistico che in nessun modo contribuisce allo sviluppo della nostra città. Oggi ci troviamo a constatare anche l’iniquita’ di questo strumento”. Il candidato a sindaco Sergio Menchini non ci sta e si mette dalla parte dei cittadini e spiega perché. “In base alle previsioni del vecchio piano regolatore ,molti proprietari avevano aree considerate edificabili o potenzialmente edificabili e per questo motivo hanno pagato per anni le imposte comunali (prima Ici e poi Imu). A seguito delle scelte effettuate con questo R.U.,sulla base delle quali l’edificabilita’ è legata agli Aru, gran parte di questi terreni sono diventati non più edificabili . Qui sta l’iniquita’, visto che i cittadini hanno pagato per anni l’imposta prevista ed ora si accorgono che in quei terreni non potranno più edificare. Ma questo non basta, il comune di Massa,che quando gli fa comodo sbandiera che le nuove norme sono già operative per permettere ai cittadini di realizzare sopraelevazioni e apliamenti, anche se così non è, in questo caso, poiché non gli fa comodo, obietta ai cittadini che debbono continuare a pagare in quanto le nuove previsioni non sono ancora efficaci. Una vera e propria beffa per i cittadini”.
“Noi per questo- conclude Menchini – come primo obbiettivo , se ci sara’ permesso, intendiamo rendere questo strumento utile per la nostra citta’ andando ad intervenire sunquesta inadeguatezza e ci adopereremo anche per aiutare questi cittadini che nonostante tutto continuano a pagare ingiustamente”.

“Ancora una volta il sindaco Alessandro Volpi non dice come la pensa. Ancora una volta su un tema importante,in questo caso il Porto, la sua risposta è Ni. Forse è meglio non esporsi per non scontentare nessuno”? Non ha dubbi il candidato a sindaco Sergio Menchini, l’amministrazione guidata da Volpi non prende mai una posizione ed invece sul tema dell’Ampliamento Porto: bisogna esporsi, rimanere vaghi è segnale di insicurezza. Prendere una posizione è fondamentale in politica. Il candidato Sergio Menchini affonda la spada: . La Regione Toscana (maggioranza PD), e il presidente della provincia di Massa Carrara Gianni Lorenzetti, congiuntamente al sindaco del comune di Carrara Francesco De Pasquale, hanno approvato l’accordo per l’ampliamento del porto. Tutto è avvenuto senza dibattito, né istituzioni, né cittadini, in totale assenza di trasparenza.E’ stato chiesto dal candidato Sergio Menchini pubblicamente al Partito Democratico e all’amministrazione Volpi di prendere posizione nello sviluppo del territorio. Andrea Vannucci è tornato sul tema chiedendo al sindaco De Pasquale chiarimenti. Ciò nonostante tutto tace e la risposta data questa mattina da Volpi non dice nulla. “Non è possibile che sia il PD, sia i 5 stelle, sia l’amministrazione di Massa — dice Menchini— restino ancora silenti sul punto. Deve essere assunta una posizione chiara così come fatto dalle amministrazioni dei comuni versiliesi”. Secondo Menchini non si può continuare a non prendere decisioni lasciando che le cose procedano da sole.” L’ amministrazione Volpi, di fronte alla Regione Toscana, impugnerà l’atto come fatto da Forte dei Marmi o lo difenderà con tutte le conseguenze che ne seguono”? Cosa ne pensano su questo tema le associazioni ambientaliste e i movimenti politici che ad esse si rifanno?
Cosa ne pensano gli albergatori, i balneari e le associazioni di categoria? Ci vuole chiarezza. “La scelta che verrà compiuta —chiude il candidato Menchini— è fondamentale per il futuro del nostro territorio e in particolare delle nostre coste; l’economia di costa, nella sua complessità, impone scelte chiare. Chi sfugge a questi problemi e si occupa di aspetti secondari, guarda il topolino e non si accorge dell’elefante”

PUNTO ZERO – PIERPAOLO BERTILORENZI

La lista civica Punto Zero comunica gli eventi della settimana ai quali parteciperà il candidato sindaco Pierpaolo Bertilorenzi:
22 maggio 2018: ore 10:15 Massa, Antenna 3, “Ne parliamo dopo il TG”; ore 18,00 Massa, frazione di Antona, presso circolo Endas presentazione candidato al Consiglio Comunale Davide Scortini organizza Lista Civica punto zero; ore 21:00 Massa, Villa della Rinchiostra confronto su Gaia e Ambiente organizzato da Acqua alla gola e Comitato Cave Fornace
25 maggio 2018: ore 21:00 Massa, Centro giovanile Diocesano di Massa “SAN CARLO BARTOLOMEO” confronto su programma, visione della città organizzato da Azione Cattolica Italiana.
– 27 maggio 2018: ore 16:30 Massa, Teatrino dei Servi organizzato da Rotaract Club Carrara e Massa.

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