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Commercianti e artigiani: Massa con Anci per rilanciare le attività

Il Comune: «I titolari non ci hanno consegnato solo le chiavi dei loro locali, ma ci hanno affidato le loro vite, ciò in cui hanno investito e il loro futuro»

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“I titolari delle attività alimentari non ci hanno consegnato solo le chiavi dei loro locali, ma ci hanno affidato le loro vite, ciò in cui hanno investito e il loro futuro. Parliamo di centinaia di lavoratori sul nostro territorio, oltre all’indotto, centinaia di famiglie che oltre all’emergenza sanitaria stanno vivendo un disagio economico e a cui dobbiamo dare risposte senza, per questo, trascurare le misure di sicurezza e di distanziamento. Il settore rappresenta un’ampia parte dell’economia locale e della vita sociale delle città. I commercianti hanno riposto in noi amministrazioni locali enorme fiducia chiedendoci di intercedere presso il Governo centrale per una serie di proposte che vanno da agevolazioni per l’affitto a quelle per i costi sanificazione dei locali e i comuni non sono in grado di sostenere da soli le loro richieste”. Così il sindaco
Francesco Persiani commenta il documento Anci sottoscritto anche dal comune di Massa proprio per il supporto e il rilancio delle attività commerciali e artigianali.

L’elenco delle richieste è il frutto del lavoro di confronto fra gli assessori comunali alle attività produttive di molti comuni capoluogo italiani e si basa sull’esigenza di fornire risposte concrete agli operatori, che non potranno arrivare finché non si avranno in tempi brevi certezze sul ristoro delle mancate entrate da tributi locali dovute alla chiusura forzata delle attività: si va dalla messa in campo di misure dirette di supporto al settore alla rapida definizione di protocolli di gestione dei flussi per le diverse tipologie di attività in vista della riapertura, fino alla definizione di semplificazioni amministrative per velocizzare la riconfigurazione
dei locali pubblici ai fini del distanziamento sociale.

Diverse anche le proposte di intervento a gestione diretta dei Comuni, fra cui la concessione a titolo gratuito del titolo di occupazione del suolo pubblico per bar e ristoranti almeno nella stagione estiva, con contestuale ampliamento delle aree, la riduzione dell’IMU per i locali commerciali a fronte di una riduzione volontaria degli affitti da parte dei proprietari dei locali, la promozione di strumenti tecnologici di aggregazione e marketing territoriale, nella convinzione che l’artigianato e il commercio e i loro prodotti costituiscano una componente del patrimonio culturale di ogni singolo Comune. Infine, vengono proposte misure specifiche per la sopravvivenza del commercio al dettaglio nei piccoli Comuni a rischio spopolamento.

“Al momento della consegna delle chiavi dei loro locali, da parte di alcuni commercianti della nostra città – sostiene l’assessore alle attività produttive Paolo Balloni – ho recepito il loro messaggio ed accolto le loro richieste facendomi, come promesso, da promotore delle loro esigenze presso le sedi opportune. Ho collaborato alla stesura delle proposte riportate nella comunicazione firmata da oltre 50 colleghi di altrettanti comuni aderenti ad Anci, facendo in modo che le esigenze di Massa arrivassero direttamente alle orecchie del governo. Siamo pronti a fare molto di più di quanto già fatto, ma adesso tocca al Governo metterci in condizione di aiutare i nostri concittadini”.

A parere degli assessori alle attività produttive, dunque, vanno messi in campo interventi che, nel breve periodo, diano alle piccole realtà produttive l’ossigeno per resistere al periodo di chiusura forzata e di ripartenza con le regole di distanziamento sociale e, sul medio e lungo periodo, guardino a queste realtà come svolgenti una funzione pubblica fondamentale, prevedendo azioni e strumenti diversificati in base alla tipologia e alla dimensione comunale.

(foto: repertorio)

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