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Bilancio, Dell’Ertole: «Il Comune renda pubblici i conti»

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“Com’è possibile che dopo quasi due mesi dall’inizio della pandemia il Comune di Massa non abbia ancora “fatto i conti” e chiarito ai cittadini quante risorse metterà a disposizione dei cittadini e delle imprese?”. Se lo chiede la consigliera comunale Dina Dell’Ertole (Alternativa Civica – Italia Viva). In una nota, esprime preoccupazione per lo sviluppo delle imprese nella fase post crisi Covid-19.
“Non parlo dei 400 mila euro arrivati dal Governo o dei 50.000 dalla Regione oggetto dell’ultima variazione di bilancio. Mi riferisco ai soldi che sono già stanziati nei singoli settori amministrativi e che non verranno spesi dal Comune di Massa a causa del Covid-19, come ad esempio quelli per le iniziative culturali annullate. Assistiamo a frequenti esternazioni dell’amministrazione e dei suoi rappresentanti, sia a mezzo stampa che social, sui massimi sistemi, su quali misure dovrebbe adottare l’Unione Europea, il Governo, la Regione, mentre invece su cosa , intanto, potrebbe iniziare a fare l’amministrazione massese tutto tace”.
“Comprendo che la macroeconomia e le decisioni dei governanti europei e romani siano temi interessanti su cui dibattere ma ritengo che l’amministrazione dovrebbe occuparsi innanzitutto dei cittadini e delle imprese di Massa che già oggi ma soprattutto nei prossimi mesi avranno bisogno anche del supporto dell’amministrazione locale. E per comprendere quanto anche i governi locali possano essere utili nel superare questo periodo di enorme difficoltà, basta voltarsi alla vicina Lucca, dove l’amministrazione ha già deliberato una manovra sostanziosa a sostegno della città”.
“L’amministrazione massese, invece, al momento ha adottato due soli provvedimenti, lo slittamento della Tari a luglio e quello della Tosap a dicembre. E quando si è parlato di soppressione della Tari per le aziende che rimarranno chiuse, l’assessore si è limitato a rispondere un secco no e ad elencare le istanze formulate al Governo e alla Regione. Che cosa intende fare l’amministrazione per aiutare il turismo? Che intendimenti ha circa la tassa di soggiorno? E per il commercio? A quali agevolazioni si pensa per le imposizioni comunali e che aiuti si vogliono dare per agevolare la ripartenza?”
“Ora, alla luce di quanto stanno già mettendo in campo le altre amministrazioni vicine, mi sorge spontanea una domanda: perché mentre gli altri agiscono la nostra amministrazione si limita a porre domande all’Unione Europea, al Governo e alla Regione? Perchè, nel frattempo, l’assessore Baratta non ci dice quante risorse ha in cassa e come, seppur nel piccolo, possono essere impiegate dal Comune per i Massesi? I cittadini aspettano risposte e misure economiche concrete non solo dal Governo e/ o dalla Regione ma anche da parte del Comune di Massa. Crediamo sia giunto il momento che almeno “i conti della serva” vengano fatti e resi pubblici”.

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