LiguriaNews Genova24 Levante News Città della Spezia Voce Apuana TENews

Berti replica a Italia Nostra: "Si dimenticano la riperimetrazione del Sin"

Più informazioni su

“E’ strano leggere le parole con cui Italia Nostra accusa questa amministrazione comunale di aver fatto poco, o addirittura nulla, in tema di bonifiche del territorio. L’associazione confonde ruoli e responsabilità, strumenti urbanistici e accordi di programma, responsabili dell’inquinamento ed enti di controllo. Forse è il caso di fare un po’ di chiarezza”.

E’ il vice sindaco Uilian Berti a replicare all’attacco di Italia Nostra partendo da quanto fatto in tema di bonifiche. “L’associazione forse dimentica che il mandato della giunta guidata dal sindaco Alessandro Volpi è iniziato proprio con la riperimetrazione del Sin, il Sito di interesse nazionale, che, ad agosto del 2013, è stato in gran parte trasformato in Sir, sotto la competenza della Regione. Un risultato importante ottenuto grazie anche al lavoro fatto dalle amministrazioni precedenti con il contributo di Regione e Ministero. Questo significa essere riusciti a rendere più semplice lo svincolo delle aree bonificate, che sono state così restituite agli usi legittimi. Nel 1999 furono inseriti circa 1.600 ettari nel Sin per tutta la provincia: dal 2013 ne sono rimasti poco più di 100 ettari, per i casi più gravi come la ex Farmoplant. Nel frattempo, però, anno dopo anno abbiamo ‘liberato’ tantissime aree, in tutta la fascia che va da Marina di Massa fino al Lavello: terreni dove prima era impossibile piantare un chiodo hanno nuovamente un futuro”. Per quanto riguarda la discarica di via dei Limoni e l’inquinamento da mercurio dell’area stadio e dei Tinelli “Italia Nostra fa soltanto una gran confusione – prosegue Berti -. L’associazione dovrebbe sapere che il risanamento dal mercurio non è mai avvenuto ma che è previsto dal protocollo di intesa e dall’accordo di programma che ha stanziato, finalmente, le risorse per avviare i procedimenti. Un testo divenuto definitivo nell’estate del 2016 e finanziato ufficialmente soltanto nella primavera di quest’anno. In totale ci sono 3 milioni e 58mila euro di cui 2 milioni e 417mila euro proprio per l’area residenziale zona stadio e Tinelli. Saranno rimossi tutti gli alberi ad alto fusto per poi passare alla fase di scavo per rimuovere la parte superficiale la terra contaminata da sostituire con terra buona. Anzi, diamo una nuova notizia a Italia Nostra – dice ancora il vice sindaco -: la Sogesid ha già avviato da 3 mesi tutte le procedure di gara e di studio per l’intervento. Su richiesta della Regione, il Comune entro il 15 settembre convocherà tutti i soggetti residenti e operanti nell’area, interessati dall’intervento di bonifica, in gruppi di 30 o 40 persone, per spiegare tutti i dettagli. Dopo il 15 settembre inizierà ufficialmente la bonifica che nessuno, prima d’ora, era riuscito a fare. Ricordo inoltre che nello stesso accordo integrativo è prevista anche la bonifica di una parte del terrapieno ex Colonia Torino a Marina di Massa con caratterizzazione ambientale della restante parte, l’aggiornamento della caratterizzazione della falda soggiacente le aree Sin e Sir (320mila euro) con l’individuazione delle possibili sorgenti di contaminazione pregresse e di quelle attive ancora presenti. Stiamo già lavorando con la Regione e il Ministero per trovare le risorse per bonificare le emergenze che saranno individuate dalle analisi e dalle caratterizzazioni di questa prima fase di studio”.

Ben diversa la questione della discarica di via dei Limoni, vicina allo stadio che non è però legata alla vicenda dell’inquinamento da mercurio: “Italia Nostra dimentica che la discarica è tornata sotto i riflettori soltanto grazie alla relazione tecnica allegata al Regolamento urbanistico su discariche e siti sospetti di origine antropica, elaborata dal geologo Andrea Piccinini, e voluta fortemente da questa amministrazione. Prima nessuno aveva mai pensato di realizzare un documento del genere che è andato a stanare ben 70 siti sospetti e tutte le discariche ‘dimenticate’ del nostro territorio. In tal senso ci siamo mossi, chiedendo per primi, dopo 32 anni di silenzi, una prima indagine preliminare dei rifiuti e dei terreni sottostanti la discarica alla società Ambiente Sc. Indagini che ora saranno implementate con altre 40mila euro di spesa. Se Italia Nostra, poi, vuole sapere chi ha rilasciato concessioni edilizie, condoni e autorizzazioni per aprire i pozzi in quell’area, forse dovrebbe andare a scavare indietro nel passato, quando questa giunta non c’era ancora. Noi ci stiamo muovendo, e i fatti lo dimostrano, per bonificare una terra martoriata e violentata per decenni, nel silenzio assordante di tutti. Lo stiamo facendo anche portando avanti le indagini sui 70 siti sospetti: alcuni sono già stati verificati, rimossi o bonificati. Su altri, più difficoltosi, stiamo ancora lavorando con i proprietari per arrivare a una soluzione definitiva che liberi Massa da ogni pericolo ambientale: ci sono zone dove per anni e anni sono state create in pratica delle vere e proprie discariche abusive senza che nessuno muovesse un dito. Noi stiamo lavorando su queste macerie per dare nuovamente futuro e dignità alla nostra città. I fatti lo dimostrano”.

Più informazioni su