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«Maggioranza "fragile" sulle politiche di accoglienza dei migranti»

Il collettivo Massa Città in Comune parla di "guerra fra poveri" riguardo le critiche al Cas di via Stradella

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Il collettivo Massa Città in Comune parla di “guerra fra poveri” riguardo le critiche al Centro di accoglienza straordinaria di via Stradella mosse da Francesco Mangiaracina e dai due esponenti della Lega, Andrea Cella e Nicola Martinucci. Nei giorni scorsi, il Cas è stato oggetto di contestazioni da parte di 60 residenti della zona che hanno inoltre realizzato un esposto consegnato in Procura. Dall’altra parte, altri residenti si sono detti tranquilli nel condividere il quartiere con gli ospiti della struttura. Massa Città in Comune sottolinea alcuni legami, forse passati inosservati, tra alcuni membri della maggioranza e i gestori del Centro di accoglienza: Serinper e Opera Auxilium Fratrum.

“Vinte le elezioni amministrative – scrive il collettivo – Persiani chiuse lo Sprar come da programma della Lega di Salvini: lo stesso ex ministro del Papeete ha attuato, nell’ultimo anno, politiche sui centri di accoglienza che avevano come obiettivo quello di far chiudere i più piccoli per favorire la creazione di strutture più grandi. Il caso di Via Stradella è emblematico perché segnala come chi governa, volutamente, crei il problema per poi cavalcarlo a fini del consenso politico sfruttando le paure delle persone”.

“Da alcune settimane – prosegue Mcc – il vicesindaco Cella, il capogruppo della Lega Martinucci e l’ex Forza Nuova Mangiaracina stanno lavorando a montare il caso del centro di accoglienza migranti di via Stradella. Questa vicenda è molto interessante e dovrebbe attirare l’attenzione di tutte le forze politiche perché segnala il gigantesco cortocircuito programmatico in cui è finita la maggioranza di destra che governa la nostra città”. “Noi conosciamo benissimo Serinper e Opera Auxilium Fratrum e vedere i tre politici di destra che polemizzano con queste cooperative segnala che la coesione politica tra le forze di maggioranza è solo di facciata”.

“Se volessero risolvere il problema, non creando un’ennesima guerra tra poveri, potrebbero porsi le domande che ci siamo posti: perché non avete chiesto una intermediazione all’avvocato Persiani visto che è apparso pubblicamente ad almeno un evento con Serinper? Perché non avete chiesto alla delegata alla montagna Giorgia Garau, che è dipendente Serinper, di fissarvi un incontro con i suoi datori di lavoro? Perché non chiedete a qualche storico esponente della destra massese di mettervi in contatto con i soci dell’Opera Auxilium Fratrum con cui intrattiene rapporti molto amichevoli?”

“Ci sembra che voler scomodare il Prefetto, la Asl, la Questura e l’Arpat sia solamente fumo negli occhi per attirare attenzione mediatica e facile consenso. Anche perché quando a gennaio 2019 il Prefetto impose alle stesse cooperative di lasciare l’immobile di Via Galvani, non fu certo per le proteste dei residenti con cui la convivenza era pacifica. Quindi ci sembra che il punto non sia per niente il CAS di Via Stradella per Cella, Martinucci e Mangiaracina ma semplicemente voler alimentare una guerra fra poveri per chissà quali ragioni”.

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