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«La minoranza non ha a cuore i cittadini massesi e gli interessi della città»

La versione del sindaco in merito all'ultimo consiglio comunale chiuso per mancanza del numero legale

“Non tutto il male vien per nuocere mi diceva spesso mia mamma, evocando quell’antica saggezza popolare contenuta nei proverbi. E devo ammettere che più volte ho potuto constatare che quello che potrebbe apparire solo un modo di dire consolatorio, contiene invece un gran fondo di verità”. Si apre così la nota del sindaco Francesco Persiani in merito al consiglio comunale del 18 novembre, chiuso in anticipo per la mancanza del numero legale.

“E infatti la seduta del Consiglio Comunale di ieri ha confermato che quello che è sembrato un momento di difficoltà della maggioranza in realtà ha dimostrato una volta per tutte l’esatto contrario. Diciamolo subito senza timore di smentita (basta saper far di conto): la maggioranza è più compatta che mai e la seduta si è bruscamente sciolta solo perché l’esperta e maliziosa minoranza si era accorta che un consigliere di maggioranza era momentaneamente uscito dall’Aula”.

“Nessun problema vi sarebbe stato se altri due consiglieri di maggioranza non fossero stati assenti alla seduta per motivi personali. Ma questo episodio, peraltro di scarsa rilevanza poiché non ha pregiudicato alcunché, è emblematico perché ha attestato finalmente in modo chiaro ed evidente alcuni punti fermi. Analizziamoli con ordine. Innanzitutto due consiglieri che siedono tra i banchi della maggioranza e che fino a ieri hanno sempre mantenuto un comportamento ambiguo, finalmente hanno rotto gli indugi dimostrando con i fatti (che hanno clamorosamente sbugiardato le loro parole) da che parte stiano realmente. Ma soprattutto l’opposizione ha calato la maschera e ha fatto capire a tutti i cittadini massesi il proprio vero volto: quello di chi non ha a cuore il loro bene e gli interessi della città. Impedire al Consiglio Comunale di discutere e votare provvedimenti importanti come la Variante al piano di classificazione acustico, tanto per citare uno dei temi all’ordine del giorno, approfittando della distrazione di un consigliere di maggioranza, sa proprio di quella vecchia politica da prima Repubblica che pensavamo non esistesse più”.

“Sarebbero dunque queste le forze politiche che volevano continuare a governare la città? Questi campioni di democrazia e confronto politico sono talmente incapaci di fornire alcun valido contributo alla discussione finalizzata alla approvazione di atti che la città tutta aspetta da anni che alla prima occasione hanno fatto saltare la seduta per poi cantare vittoria come se avessero vinto qualcosa. Lor signori sappiano che così facendo non hanno ottenuto nulla se non dimostrare, se ancora ve fosse bisogno, di che pasta sono fatti e quanto poco abbiano a cuore i temi del lavoro, dell’ambiente, dello sviluppo economico. Insomma, dei problemi delle persone. Quindi, bene quanto è accaduto… d’altra parte, non tutto il male vien per nuocere”.