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«Il sindaco è ostaggio della maggioranza»

Opposizione all'attacco, «chiediamo il programma»

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«Stanno troppo fra la gente, ascoltano, ma non fanno altro. Noi siamo consiglieri di opposizione costruttivi. Votiamo anche a favore di atti che propongono loro, basta che facciano gli interessi della città. Chiediamo le linee programmatiche per capire il panorama di quello che il sindaco intende fare. Perché ci sono sempre accelerazioni da parte della maggioranza, per poi, il giorno dopo, fare marcia indietro. E noi ci sentiamo nel limbo».

A parlare è Agostino Incoronato della lista civica Uniti per la città, attualmente fra i consiglieri di minoranza del Comune di Massa. Lui, lo sottolinea, è sempre stato all’opposizione, pertanto il ruolo di non approvare quanto stabilito dalla maggioranza non gli è nuovo. A differenza degli altri 3 consiglieri di minoranza che insieme a lui ieri hanno convocato una conferenza stampa: Uilian Berti (Mdp) ex vicesindaco, Elena Mosti (Volpi sindaco) ex assessora, Gabriele Carioli (Pd) ex assessore. Ma prima di fare l’opposizione, spiegano durante l’incontro, c’è bisogno di sapere a che cosa ci si oppone. E infatti seppur da liste e partiti differenti, la voce che portano in conferenza è quella di richiedere le linee programmatiche al sindaco di Massa Francesco Persiani. Cioè il documento previsto dall’art. 46 del testo unico degli enti locali, che illustra gli obbiettivi e gli indirizzi dell’amministrazione, l’elenco delle opere pubbliche che si intende finanziare durante il corso del mandato e molto altro. In poche parole il programma di sindaco e giunta per i prossimi cinque anni.

«Mancano atti di amministrazione», dice Gabriele Carioli. «Per sapere delle decisioni prese riguardo il mercato del martedì rincorriamo la stampa. Non conosciamo le ipotesi sul futuro del Consorzio Zona, né sul progetto Reteambiente per la gestione dei rifiuti. Siamo qua a fare un appello affinché ci portino degli atti veri, non solo spot elettorali, perché ogni giorno sembra che siano avviati alle elezioni regionali». Obiettivo dei quattro, spiega Agostino Incoronato è sollecitare l’amministrazione «a fare e non solo ascoltare».

«Aspettavamo il cambiamento – attacca Uilian Berti – ma vedo un sindaco ostaggio della maggioranza con accanto una figura ingombrante come quella di Stefano Benedetti. Hanno sequestrato due o tre borse per poi far perdere posti di lavoro agli operatori del progetto Sprar. Ma i problemi permangono e c’è molto propaganda. Siamo preoccupati, non c’è un piano su sanità, né lavoro, né ambiente».

Più comunicazione e informazione chiede Elena Mosti: «Delle direttive non ne ho ancora sentite, e il teatro? Non riusciranno ad aprirlo, questo è quanto. Tutto si può dire alla vecchia amministrazione, ma in fatto di cultura a Palazzo Ducale c’erano mostre di valore, e un calendario degli eventi teatrali non indifferente. Le associazioni non vengono ascoltate, più che una giunta inclusiva, mi pare una giunta esclusiva».

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