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«I quartieri diventano comunità se hanno servizi e spazi comuni»

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“Nel tempo del Coronavirus, che attacca la nostra salute con una lunga scia di morti che sta mettendo in ginocchio i nostri servizi sanitari, la nostra economia e la nostra quotidianità, voglio ringraziare il personale medico, infiermieristico e tutti i lavoratori che assicurano i servizi essenziali come gli esercenti delle piccole attività di vicinato”. E’ il consigliere comunale Stefano Alberti a scriverlo in una nota. Alberti ricorda l’importanza dei negozi di prossimità e di vicinato “che potremmo definire negozi di relazione, sono importanti per mantenere la rete di comunità dove lo scambio, e la relazione appunto, è un valore aggiunto per una frazione, per un Paese”.
E aggiunge: “La desertificazione commerciale in molte parti delle nostre città non è stata provocata solo dall’irruzione delle grandi strutture e dai grandi canali di vendita online, ma anche dal disimpegno delle politiche pubbliche, sia nazionali che locali. Non tutto si può riequilibrare facendo appello alla selezione del mercato e all’iniziativa privata: servono politiche di sostegno a queste “infrastrutture di relazione”: un valore aggiunto anche come presidio di controllo territoriale (si pensi alla valenza sulla microcriminalità)”.
“Penso ai Quercioli – continua Alberti – dove il senso di comunità rimane elevato ma carente di una rete commerciale di vicinato: un abitato può ritenersi comunità quando accanto alle strutture classiche di socializzazione e di identità: scuole, servizi, associazionismo, parrocchie ci sia anche una rete di esercizi commerciali che creano tessuto sociale”.
“Per questo ritengo che saranno necessarie politiche di supporto e incentivi finanziari per sostenere queste attività che sono essenziali non solo all’emergenza attuale ma rappresentano un patrimonio da salvaguardare anche nel futuro”. I ringraziamenti del consigliere sono rivolti a “Stefania e Paolo, panettiera ed edicolante del mio paese”.

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