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«Benedetti e i gattini? Siamo stanchi di queste sterili polemiche»

I Carc: «C'è uno sportello dell'Anffas che non apre più da tempo. Perché l'amministrazione non parla di questo?»

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La sezione di Massa del Partito dei Carc esprime solidarietà a Mattia Bernardini, il giovane volontario della Croce Bianca che nei giorni scorsi si è reso protagonista di alcune esternazioni tramite i social che hanno scatenato la reazione del presidente del consiglio Stefano Benedetti. I commenti del volontario a seguito delle accuse mosse nei confronti del pronto soccorso del Noa dal presidente del consiglio, a causa della presenza di un gattino nei pressi dell’area ospedaliera. Il volontario, sui social, rivolto a Benedetti scriveva: “Ma quand’è che lo fanno fuori sul serio?”. Screenshot alla mano il forzista si è recato alla sede della polizia postale dove ha depositato il materiale raccolto e presentato una denuncia per “istigazione ad uccidermi”.

I Carc commentano: “Come ha dichiarato lo stesso Mattia, siamo certi che si è trattato di una riflessione di puro stampo politico, intesa quindi come speranza di non voler più vedere all’interno delle istituzioni locali personaggi alla Benedetti, noto fomentatore di guerra tra poveri e che neppure il ruolo istituzionale che oggi ricopre è servito a farlo concentrare sui reali problemi della nostra città. Siamo certi inoltre che l’accusa mossa a Mattia, sulla quale sta montando un caso mediatico di non poco conto, nasconde dell’altro: accusare Mattia per accusare la Croce Bianca, pubblica assistenza nella quale il ragazzo svolge attività di volontariato sin dalla più tenera età. Infatti il Presidente del Consiglio accusa anche il Presidente dell’associazione Nino Mignani chiamandolo in causa pubblicamente per aver messo un “mi piace” al post in questione, ma sempre lo stesso Mignani è stato bersaglio di accuse anche non molti giorni fa per un’altra questione che non ha nulla a che vedere con quella odierna” (il riferimento è alla denuncia a mezzo stampa che Benedetti aveva pubblicato riguardo il boxe di proprietà dell’associazione di volontariato che da tempo stanzia a Canevara, ndc).

“La guerra che Benedetti porta avanti alla Croce Bianca di Massa è storia che va avanti da tempo, da quando all’epoca dell’Amministrazione Pucci l’associazione firmò delle convenzioni per sanare i suoi debiti. Ma al di là della tifoseria da stadio, che a noi non interessa di certo fare, quello che vogliamo mettere in luce è ciò che rappresenta un’associazione come la Croce Bianca viva grazie ai lavoratori e ai volontari che quotidianamente sopperiscono alle continue carenze del servizio di emergenza e urgenza del nostro territorio”.

“Lavoratori che con non pochi sacrifici continuano attivamente a svolgere il loro lavoro e volontari, per lo più giovani, che reagiscono al sistema di eversione e di abbruttimento (messo in piedi dalla borghesia imperialista al fine di farli sentire esuberi di questa società) riempiendo le loro giornate aiutando i malati e i più bisognosi. Il nostro territorio è stanco di sterili polemiche”.

“Mettiamo al centro del dibattito politico cittadino i reali problemi della nostra città: disoccupazione dilagante, scuole che cadono a pezzi, emergenza abitativa, servizio sanitario e condizioni di lavoro all’interno di ospedali e distretti. E sempre rimanendo in tema di servizio sanitario, invitiamo il Presidente del Consiglio e la giunta a discutere e a fornire una risposta alla nostra concittadina massese che da dicembre, col supporto del Comitato Salute Pubblica di Massa Carrara, sta denunciando la mancata apertura della struttura h 24 presso l’Anffas di Pian del Castellaro (Carrara). La lettera di denuncia che, a quanto ci risulta, è stata inviata anche a lui, non ha ricevuto ancora risposta. Nell’esprimere ancora la nostra più totale e incondizionata solidarietà a Mattia Bernardini, invitiamo anche i collettivi e gli organismi, le associazioni, le forze politiche democratiche del nostro territorio a farlo”.

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