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Rovelli presenta «La Leggera». Un omaggio a Caterina Bueno

Durante la serata sarà presentato il nuovo cd-book Bella una serpe con le spoglie d'oro di Marco Rovelli.

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Ricercatore di storie, scrittore e musicista, autore di narrazioni sociali su migrazioni e morti sul lavoro e romanzi, già componente de Les anarchistes, Marco Rovelli il 16 febbraio, alle ore 21, sarà al Teatro dei Servi di Massa, sua città natale, con La leggera, uno spettacolo di teatro-canzone che fa rivivere appieno il fascino e la bellezza di una singolare vicenda umana ed artistica qual è quella di Caterina Bueno, autentica icona della musica italiana e del folk toscano in particolare. Sul palcoscenico, Marco Rovelli reinterpreterà così i canti d’amore, i canti del Maggio, i canti del lavoro e di lotta, che sono oggi raccolti, insieme al testo dello spettacolo, nel nuovo cd-book Bella una serpe con le spoglie d’oro, edizioni Squilibri, in uscita in libreria e negli store digitali proprio il 16 febbraio.

Album e spettacolo sono dedicati al repertorio della ricercatrice e interprete dalla voce ineguagliabile che ha raccolto in Toscana secoli di canti e di storie. Sulla spinta di una vicinanza profonda ai valori del mondo contadino e una forte, dichiarata, ascendenza libertaria, ha condiviso e restituito una memoria universale. Nata in una famiglia di origine spagnola, figlia e nipote di artisti e intellettuali cosmopoliti itineranti in mezza Europa, approdata a San Domenico di Fiesole per vicende più grandi di lei, fin da bambina avvia una profonda interazione con i ceti più umili della società rurale in cui si ritrova a vivere, facendosi interprete di modelli di alterità che non appartengono soltanto alle opzioni politiche quanto a scelte alimentari, abitudini di vita, contesti, paesaggi, valori, modi di sentire e sentimenti. Ancora giovanissima, partecipa ad alcune esperienze di spettacolo di grande importanza nella storia culturale nazionale, da Bella ciao del Nuovo Canzoniere Italiano a Ci ragiono e canto di Dario Fo, e con un’imponente discografia da solista connota significativamente la scena della nuova musica popolare italiana per circa trent’anni.

Un autentico viaggio nella cultura popolare toscana dove le vicende emblematiche della vita di Caterina e la riproposizione dei suoi brani più importanti, da Maremma a Battan le otto, si intrecciano ai ricordi legati ad altre due autori, l’attore Carlo Monni e il poeta Altamante Logli, a loro volta in relazioni fraterne con la Bueno. Con la solidale complicità di Rocco Marchi, che ha firmato gli arrangiamenti, Marco Rovelli ha trattato con discrezione e delicatezza i brani di Caterina, senza piegarli a logiche che non gli appartengono, ma ha cercato allo stesso tempo di coglierne l’anima e restituirne il senso più profondo, servendosi anche di strumenti estranei alla tradizione, come una chitarra slide nel Lamento del carbonaro, un glockenspiel in E cinquecento catenelle d’oro o una chitarra ambient in Maremma. Con esiti di straordinaria intensità, un’orchestrazione per molti versi ‘minimale’ ma estremamente coinvolgente e tale da mettere in risalto le vicende raccontate in quei canti oltre che le strepitose capacità vocali dell’interprete.

L’appuntamento dunque è per il 16 febbraio, alle ore 21, al Teatro dei Servi di Massa, in via Palestro 37: l’ingresso è oltretutto gratuito.

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