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Dispositivi inattuali, i Semi Cattivi raccontano l’improduttività

Ex fabbriche e stabilimenti ormai in disuso nell'opera collettiva che anche quest'anno vanta un calendario ricco di eventi

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Il festival Cantieri Aperti-Dispositivi Inattuali giunge alla sesta edizione con una programmazione estesa di arte contemporanea e performativa che si terrà in forma diffusa sul territorio di Massa e Carrara. Ideato dal gruppo Semi Cattivi e parte della programmazione di Toscanaincontemporanea 2019, Cantieri Aperti è sostenuto da Regione Toscana e Giovanisì ed è stato realizzato in collaborazione con Comunità Interattive – Officina per la partecipazione e Associazione Spin8. Anche quest’anno conferma la propria presenza nel quartiere storico di Borgo del Ponte (MS), comprendendo nuove sedi quali l’ex Ospedale San Giacomo a Grazzano (Carrara), la cava del Monte Alto (Stazzema) e la Z.I.A. Zona Industriale Apuana (tra Massa e Carrara). Si estendono anche le collaborazioni in provincia con Ordine degli architetti di Massa Carrara e Pagine e foglie di Massa, e con figure attive sul territorio nazionale in realtà quali Spam! di Capannori (LU), Parco Arte Vivente (Pav) di Torino, Museo Temporaneo Navile (MTN) di Bologna.

Dispositivi inattuali sono quegli edifici nati con una destinazione e finiti, nel tempo, per essere tutt’altro. Vi sono sul territorio apuano numerosi campioni di questa inattualità: ex fabbriche abbandonate e strutture come il cinema multisala Splendor impiantato sugli edifici della Dalmine a testimonianza di una radicale perdita della cultura del lavoro operaio. Il tema di quest’anno saranno dunque le ex fabbriche e la memoria del lavoro, e per questo motivo abbiamo deciso di stabilire un dialogo tra il quartiere di Borgo del Ponte a Massa e il quartiere di Grazzano a Carrara sulla memoria della “Grande zona industriale”, che non esiste più, e gli abitanti dei due quartieri operai.

Un mese di festival

Lunedì 30 settembre alle 16 presso la Coworkeria di Massa, il festival presenta al pubblico il programma che si svolgerà nel corso del mese a venire. Sarà anche l’occasione per introdurre i due artisti visivi coinvolti a lavorare sul territorio di Massa e Carrara attraverso un bando aperto a giovani autori italiani e toscani. La residenza artistica, da sempre parte integrante di Cantieri Aperti, da quest’anno raddoppia diversificando modalità e intenti. Daniele Marzorati (under 35 di base a Milano) è chiamato a produrre una nuova opera avvalendosi di maestranze e risorse del territorio, Giacomo Montanelli (under 35 toscano) impiegherà la residenza come un tempo apparentemente improduttivo e votato allo studio e alla riflessione della pratica artistica.

Mercoledì 2 e Giovedì 3 Ottobre la zona industriale apuana e le ex colonie di Marina di Massa saranno gli scenari attorno ai quali si svilupperanno le attività – due visite guidate aperte al pubblico (prenotazione obbligatoria) e un talk sullo sviluppo urbanistico cittadino – ideate, condotte e realizzate in collaborazione con l’Ordine degli Architetti P.P.C. di Massa Carrara presso la Coworkeria in via Bastione, Massa.

Venerdì 4 Ottobre, Giulio Saverio Rossi (artista visivo, co-organizzatore del festival e co-curatore delle residenze under 35) condurrà l’evento artistico “Mio nonno dice che la rotonda di Una rotonda sul mare è quella di Massa”, un viaggio tra le rotatorie che costellano la viabilità della città (ritrovo ore 16 al Parcheggio del Pomerio Ducale). Il territorio e il suo racconto attraverso l’arte è ancora protagonista la sera del Venerdì, nell’incontro pubblico a Borgo del Ponte (via Palestro n°61, giardino privato) tra Alessandra Franetovich (storica dell’arte, co-organizzatrice del festival e co-curatore delle residenze under 35) e Fabrizio Prevedello, artista visivo che da ormai molti anni ha collocato l’orizzonte del suo pensiero e il suo studio nel territorio apuano. A seguire, su prenotazione, “Tutti al cinema scomposto”: recuperiamo momenti di convivialità di quartiere guardando insieme un film e mangiando una pizza.

Nel pomeriggio di Sabato 5 ottobre presso l’ex ospedale San Giacomo di Carrara si terrà la portfolio review che prevede la presentazione delle ricerche artistiche di un totale di 10 artisti under 35, tra cui i due in residenza cui si andranno a sommare altri 8 attivi in Toscana. Aperto al pubblico, l’evento coinvolge figure professionali della scena artistica contemporanea nazionale, individuate dal comitato curatoriale con lo scopo di agevolare la conoscenza e la diffusione delle espressioni artistiche localizzabili nella regione oltre i suoi confini, favorendo lo scambio, anche lavorativo, con gli operatori del settore attivi in tutto il Paese. Prenderanno parte alla portfolio review gli artisti Marina Arienzale,Gabriele Dini, Stefano Giuri, Maria Montesi, Alessia Prati, Federico Pozuelo, Miriam del Seppia, e i reviewer Giulia Mengozzi (curatrice indipendente, assistente curatoriale al PAV-Parco Arte Vivente, Torino e membro del progetto ALMARE), Treti Galaxie (art project fondato da Matteo Mottin e Ramona Ponzini, Torino), e Marcello Tedesco (artista, nel 2018 ha creato il progetto MTN Museo Temporaneo Navile assieme a Silla Guerrini, Bologna), i quali presenteranno a loro volta la propria ricerca curatoriale dalle ore 18:00.

Domenica 6 Ottobre alle ore 11:00 (prenotazione obbligatoria) visita alla Cava del Monte Alto (Stezzema) guidata dal Geologo Sergio Mancini che ci guiderà nella storia delle cave di Rosso Rubino e della Breccia medicea dell’Acqua Santa. Alle ore 15:30 in un luogo che verrà definito con l’artista durante la settimana di residenza e comunicato attraverso i canali social, il festival presenta al pubblico l’opera realizzata da Daniele Marzorati, prodotta da Cantieri Aperti 2019 e vincitrice del bando lanciato da Semi Cattivi nel mese di Agosto 2019. A partire da uno studio visivo del monumento Cararia, che raffigura il sindacalista anarchico Alberto Meschi a difesa di un gruppo dei lavoratori e delle loro famiglie, Marzorati attiva processi di spostamento e traduzione dell’immagine del marmo e dei suoi lavoratori che attraversano tecniche e luoghi diversi, da una camera oscura creata in un appartamento alla tipografia anarchica di Carrara. Compiendo processi lavorativi dalla durata di sei ore e mezzo ciascuno (in una citazione della conquista dell’orario di lavoro ottenuto da Meschi per i cavatori), l’artista costruisce una sorta di filologia del tempo e dello spazio di una storia che segna il territorio di Massa Carrara per politica, immagine, memoria e lavoro.

Venerdì 11 Ottobre Ex ospedale San Giacomo, Grazzano, Carrara ore 18,00 presentazione del libro L’età della tigre di Ivan Carozzi, pubblicato da Il Saggiatore nel 2019
Everyday performance per un’installazione fotografica dei Semi Cattivi.

Sabato 12 Ottobre dalle ore 11,00 Ex Ospedale San Giacomo si terrà Discussioni prima dell’azione, talk con Valentina Valentini (direttrice del network di video arte Sciami) per ripensare all’uso del corpo come strumento politico, partendo da esempi, situazioni, decisioni, fatti, accaduti nel passato e nell’odierno. Nata dall’esperienza fatta nella scorsa edizione di Cantieri Aperti con la stessa Valentina Valentini, la discussione sarà la prima sessione di due mattinate di talk che funzioneranno anche come introduzione ai laboratori fisici. Dalle 15:30 alle 20:00 si svolgerà il laboratorio con Roberto Castello (prenotazione obbligatoria), danzatore, coreografo e insegnante. Costantemente attraversato dall’urgenza di mostrarci un presente corroso dalla schiavitù del capitale, una modernità fatta di impazienza, di utopia e mistificazione, Roberto Castello è ormai un sismografo dei nostri tempi, che non perde occasione di metterci di fronte al fallimento dell’uomo, e soprattutto di una società che vive nella straniante esibizione di sé stessa.

Domenica 13 Ottobre presso l’ex ospedale San Giacomo si attiverà la seconda conversazione Discussioni prima dell’azione con Valentina Valentini, che svolgerà i temi affrontati nella giornata precedente e fungerà da introduzione allo spettacolo BO_R_D_E_R con coreografia di Masoumeh Jalalieh, drammaturgia di Ines Minten, i ballerini Zahra Rostami Shahrbabaki e Masoumeh Jalalieh, su composizione e sound design di Payman Abdali. A seguire si terrà un buffet con i piatti e i sapori dell’Iran. La serata troverà la sua conclusione nel concerto Rotte mediterranee Suoni e Canti tra le due sponde del mare nostrum di Stefano Saletti. Compositore e polistrumentista, Saletti si occupa dello studio e della diffusione della musica mediterranea, nel 2015 ha dato vita al Festival Popolare italiano al Centro di accoglienza per rifugiati Baobab e dal 2018 è direttore artistico anche del Festival “Suoni nel mare” di Livorno.Ha collaborato con numerosi artisti, tra i quali Hector Zazou, Eva Quartet, Alexander Balanescu, Jamal Ouassini, Ambrogio Sparagna, Riccardo Tesi, Eyal Sela, Margarida Guerreiro, Nour-Eddine Fatty, Rashmi V. Bhatt, Yasemin Sannino, Talya Solan, Juan Pinilla, Wafir Shaikheldin.

Il 19 Ottobre il festival si sposta all’interno di una ex area industriale (ex S.M.G. via degli Oliveti 15), tra spazi abbandonati e altri di produzione meccanica per una giornata di attività artistiche e incontri intitolata “Artis”. Dalle 16 si terrà Tra un atto e l’altro. Esercizi di propriocezione conversazione tra Lara Conte e l’artista Beatrice Meoni dalla durata 50 minuti circa

Alle ore 18:00: Ultras – Sleeping Dances spettacolo di danza di e con Cristina Kristal Rizzo.
ULTRAS sleeping dances é un sistema di danze dai temi corporei semplici e lineari, sostenute da una playlist melodica dai toni malinconici e da una serie di oggetti ludici, pensate come habitat che si dispiegano ogni volta in un ambiente irripetibile e unico condiviso con il pubblico, queste danze si espongono senza nessun apparato tecnico partico-lare, ad una visione intima collettiva come ipotesi generativa per una vita in comune. In una sorta di new teatro danza o di immagine tempo sottilmente cinematografica, Le ULTRAS sleeping dances entrano in dialogo con lo spazio che le contiene come un surplus energetico, tanto da apparire come un’attività giocosa dove la maestria non è semplicemente un’abilità fisica ma é anche una grazia, un’esposizione politica dei corpi alle forze della vita. Siamo gettati nell’esistenza, sembrano dire, siamo dentro quell’esistenza dove incontriamo quello che la vita stessa contiene: il pianto, come il riso, la commedia come la tragedia. Attuarsi in un tempo vuol dire considerarlo come un vuoto in cui tutto si rende presente attraverso una reciproca compenetrazione tra le cose, in cui lo sguardo é una sottile membrana che traccia un passaggio tra l’intimo e l’ultra. La coda nel titolo sleeping dances, vuole semplicemente indicare questa alternativa di resistenza data a tutti d’incantarsi sulla soglia tra un dentro e un fuori, allentare lo sguardo, contemplare il pri-mo piano di un volto, il dettaglio di una lacrima, la figura particolare delle cose, l’artificio del sogno ed abitare la sensazione. Durata 40 minuti.

Ore 19:00 Ulysses performance dei Semi Cattivi che rilegge un mito ragionando sul concetto del corpo nel vuoto e del corpo assoggettato, su testo e regia di Franco Rossi, con Matteo Ciucci e Flavia Bucci.

Domenica 20 Ottobre alle ore 16:00 si terrà a Borgo del Ponte (Massa) Doubles ispirato al racconto Il sosia di Fëdor Dostoevskij. Una performance con sei attori i quali, disposti in diversi spazi del quartiere daranno vita ai pensieri, alle frustrazioni, alle allucinazioni, alla febbrile attività di un uomo moderno, schiacciato dalla difficoltà delle relazioni e dai fallimenti di ascesa sociale.

Per prenotazioni 339 6981617/festivalcantieriaperti@gmail.com
Locandina disponibile su www.cantieriapertifestival.com e su Pagina Facebook Cantieri Aperti

Informazioni su Cantieri Aperti

La sesta edizione di Cantieri Aperti conferma l’atteggiamento che in questi anni lo ha caratterizzato. Lontano da essere soltanto una programmazione ordinata e istituzionale di manifestazione artistiche, il festival è anche un richiamo alla condivisione e allo stare insieme, al condividere l’arte come un progetto comune, financo a perdere la distinzione tra autori, pubblico e organizzatori. Il festival intitolato quest’anno Dispositivi Inattuali, produce un programma di residenze d’artista under 35 curato dal 2018 da un apposito comitato curatoriale toscano under 35 costituito da Alessandra Franetovich, Carolina Gestri, Giulio Saverio Rossi, e Gabriele Tosi. Il programma di residenza si intreccia con il resto della programmazione del festival prevedendo per gli artisti una sorta di formazione diretta del territorio e di creazione progressiva attraverso visite guidate, talk, portfolio review; un-ambiziosa programmazione inserita in uno scenario di eventi artistici diffusi sul territorio di Massa e di Carrara come fossero la proiezione di un rizoma.

Nelle precedenti edizioni il festival ha visto la partecipazione di importanti figure del teatro italiano contemporaneo quali Alessandro Benvenuti, Massimo Verdastro, Marion D’Amburgo e Roberto Alinghieri che hanno collaborato con il gruppo teatrale Semi Cattivi in produzioni nuove, e dei gruppi di teatro danza Kinkaleri, Workcenter of Jerzy Grotowsky and Thomas Richards, così come la partecipazione a incontri e talk con realtà di residenza simili quali GAP (Guilmi Art Project). Per il suo progetto di residenza artistica, Cantieri Aperti ha collaborato con il critico d’arte Pietro Gaglianò, curatore della residenza d’artista under 35 cui ha partecipato l’artista Gaetano Cunsolo, e con la curatrice Daria Filardo, che ha seguito il progetto dell’artista Robert Pettena. Lo scorso anno l’artista Stefano Serretta ha svolto la residenza con la curatela di Alessandra Franetovich.

Nel corso delle passate edizioni si sono tenute presentazioni di libri alla presenza degli autori come Memento. L’ossessione del visibile (postmediabooks, 2016) di Pietro Gaglianò, Attacco all’arte. La bellezza negata (L’asino d’oro edizioni, 2017) di Simona Maggiorelli, Teneri violenti (Einaudi, 2016) di Ivan Carozzi, Soccer Atlas (bruno, 2016) di Marco Mazzoni e La terra bianca (Laterza, 2015) di Giulio Milani. Oltre ai già citati hanno partecipato nelle scorse edizioni anche Massimo Carozzi/Zimmerfrei con la nuova produzione Ponte sonoro e hanno presentato al pubblico del festival i loro spettacoli Julia Kent, Paolo Spaccamonti e Stefano Pilia, Giacomo Verde, il gruppo di Aline Nari e Davide Frangioni, Stefano Saletti, la Piccola Banda Ikona, Gabriel Coen e molti altri

Per i workshop è necessaria la prenotazione
festivalcantieriaperti@gmail.com
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