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Tre infermiere picchiate violentemente. Choc in psichiatria al Noa

Lo denuncia Claudio Salvadori (Uil): «Sono finite al pronto soccorso. Il fattaccio mercoledì, serve una legge contro le aggressioni in corsia». L'Asl: «Attivato un audit»

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“Due infermiere e una operatrice socio sanitaria sono state aggredite e violentemente picchiate mercoledì pomeriggio nel reparto di psichiatria del Noa. Tutte e tre sono finite al pronto soccorso dove sono state sottoposte a radiografie e Tac perché le botte ricevute sono state tante e forti. Adesso sono a casa, in cura per i colpi ricevuti e sotto choc, come lo sono anche i colleghi sul posto di lavoro”. E’ il segretario della Uil Fpl, Claudio Salvadori, a denunciare l’episodio di violenza che si è verificato al Nuovo Ospedale delle Apuane pochissime ore fa, l’ennesimo caso di aggressione ai dipendenti delle strutture sanitarie pubbliche.

“A picchiare infermiere e Oss è stato un paziente seguito dalle strutture sanitarie da tempo – prosegue Salvadori –. È solo l’ennesima goccia che fa traboccare un vaso colmo ormai da tempo, ossia il fenomeno delle aggressioni in corsia. Chi lavora nella sanità pubblica italiana si trova a dover fare i conti con minacce e violenze che ormai sono quasi quotidiani. Spesso si parla di offese, attacchi verbali o minacce vere e proprie ma non sono rari i casi di aggressioni fisiche e quanto accaduto nel reparto di psichiatria mercoledì dovrebbe far riflettere tutti quanti, a partire dalla politica e dalla dirigenza dell’azienda sanitaria perché si lavora in una situazione di stress e pericolo continuo mettendo a rischio la salute di dipendenti e pazienti”.

Per la sicurezza nei posti di lavoro degli enti pubblici contro le aggressioni al personale dipendenti la Uil Fpl sta infatti portando avanti una battaglia serrata a livello locale e nazionale, una raccolta firme per sostenere una proposta di legge nazionale che ha uno slogan ben chiaro: ‘Stop aggressioni sul lavoro’.

“Con l’acuirsi della crisi e dei tagli al personale le aggressioni stanno evidenziando una costante escalation. A farne le spese soprattutto gli operatori che per primi sono a contatto con il pubblico, basti pensare alla Polizia Municipale, uffici pubblici o magari nei settori caldi, come nella sanità i front office o il pronto soccorso, psichiatria. La Uil Fpl vuole portare al Parlamento una proposta di legge per garantire la sicurezza dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni. Si tratta di quattro semplici articoli – continua il segretario Uil Fpl Massa Carrara – che hanno però lo scopo di sancire diritti e tutele essenziali da applicare in tutte le pubbliche amministrazioni: costituire un gruppo di lavoro in ogni Ente o Struttura che affronti la problematica nello specifico; tutela legale ed economica per i dipendenti da parte della Pubblica Amministrazione; individuazione di reparti e uffici a rischio con la creazione di nuove indennità dei loro dipendenti; ampliamento degli organici del personale durante turni pomeridiani e notturni; presidio della Polizia negli ospedali. Con questi accorgimenti i fenomeni sarebbero ben più limitati e forse si sarebbe potuta evitare anche questa aggressione al Noa di Massa. La raccolta firme prosegue fino a fine mese tramite i delegati Rsu oppure al link https://www.change.org/p/luigi-di-maio-stop-aggressioni-sul-lavoro. Perché prevenire è meglio che curare!”.

LA RISPOSTA DELL’ASL: ATTIVATO UN AUDIT
In relazione all’episodio di violenza che si è verificato nel reparto di psichiatria di Massa, la Asl informa che è stato tempestivamente attivato un audit «per analizzare i fatti e porre in atto eventuali azioni di miglioramento. Il paziente era stato ricoverato urgentemente per il riacutizzarsi della sua patologia, che invece negli ultimi tempi era sotto controllo».

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