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Irregolarità in cava, lavori sospesi alla Focolaccia

Il presidente del Parco delle Apuane, Alberto Putamorsi, ha firmato l'ordinanza. Non è la prima volta che avviene in quel bacino

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Con l’ordinanza n. 8 del 17 agosto 2019 il presidente del Parco Alberto Putamorsi sospende le lavorazioni realizzate presso la cava Piastramarina in difformità dalla Pronuncia di Compatibilità Ambientale e dal Nulla osta del Parco, che mettono a rischio la cavità carsica.

La ditta Cave Focolaccia srl aveva ottenuto dal Parco la Pronuncia di Compatibilità Ambientale (n. 2 del 10.04.2017) relativamente al progetto di coltivazione della cava Piastramarina, al passo della Focolaccia, nel Comune di Minucciano, al confine fra la provincia di Massa-Carrara e quella di Lucca, a condizione però che venisse garantita la tutela e la salvaguardia della cavità carsica intercettata nel piazzale a quota 1591. La tutela viene meno e il Parco, nel novembre del 2018 (Ordinanza n. 6 del 28.11.2018), interviene ordinando alla ditta di mettersi in regola.

Si arriva al 2 settembre scorso quando, il Comune di Minucciano (determina n. 424 del 2 settembre 2019) sospende l’autorizzazione estrattiva rilasciata relativamente al piano di coltivazione della Cava Focolaccia perché, a seguito di sopralluoghi effettuati da Arpat, vengono riscontrate violazioni ed in particolare risulta che la ditta abbia realizzato l’ingresso in galleria in modo difforme da quanto previsto nel progetto autorizzato. Le lavorazioni sono realizzate in difformità dalla Pronuncia di Compatibilità Ambientale e dal Nulla osta del Parco, atti necessari necessari perché gli interventi realizzati ricadano all’interno dell’area contigua di cava.

E il presidente del Parco Alberto Putamorsi con l’ordinanza del 17 settembre ne dispone di nuovo la sospensione e ordina la “riduzione in pristino, la risistemazione e l’eventuale ricostruzione dell’assetto morfologico ed idrogeologico e delle specie vegetali ed animali” nonché “la risistemazione ambientale, comprensiva dell’assetto definitivo delle discariche” delle lavorazioni eseguite presso la cava Piastramarina, in difformità dalla Pronuncia di Compatibilità Ambientale e dal Nulla osta del Parco.

L’ordinanza dispone poi che l’area oggetto delle difformità sia sottoposta a controlli e monitoraggi, per un periodo non inferiore a 90 giorni a far data dalla notifica dell’ordinanza, precisando che entro tale periodo le opere difformi non potranno essere modificate, dovranno essere rese accessibili per i controlli del Comando Guardiaparco e per i monitoraggi finalizzati a verificare gli impatti e le incidenze determinatesi sull’ambiente.

Infine, il Parco intima un progetto di riduzione in pristino e risistemazione ambientale relativo all’area interessata dalle difformità, che dovrà essere predisposto e inviato entro 30 giorni da quando l’ordinanza viene notificata alla ditta titolare della cava. Un progetto, che tra le altre cose, deve necessariamente contenere una relazione, corredata da elaborati grafici e fotografici, che attesti il rispetto della prescrizione di tutela della cavità carsica, intercettata durante precedenti lavorazioni e lo stato di ripristino, documentato da elaborati grafici e fotografici di simulazione.

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