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Caso Aquarius, la protesta arriva in città. Cgil e Anpi: «Governo razzista»

Presidio organizzato a Forno anche da Arci Massa-Carrara e Accademia Apuana della Pace. «Sosteniamo tutti i sindaci delle città portuali italiane che hanno dichiarato la propria disponibilità ad accogliere le navi»

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La protesta contro la decisione del governo Conte e del ministro dell’interno Matteo Salvini sul caso Aquarius, arriva in provincia con un presidio che si svolgerà oggi, mercoledì 13 giugno a Forno alle 17.30. Sono Cgil, Anpi, Arci e Accademia Apuana della Pace ad aver organizzato la manifestazione. «Non possiamo tollerare questa situazione – scrivono – i diritti umani universali, salvaguardati dal diritto internazionale e dal diritto marittimo, oltre che naturalmente dalla nostra Costituzione, sono calpestati sotto i colpi di una presa di posizione che deve indignarci tutti. In queste ore in tutta Italia ci sono mobilitazioni per affermare e ribadire i principi fondamentali del diritto, che mette prima di tutto al centro la condizione delle persone».

«La vicenda della nave Aquarius – proseguono gli organizzatori – con 629 persone, uomini, donne e bambini, già probabilmente vittime di violenze durante il loro lungo viaggio nel continente africano e in Libia, bloccate in mezzo al mare, con poca acqua e poco cibo è vergognosa. A questi si aggiungono i profughi della nave Sea Watch 3 della ong tedesca, fermi al largo delle coste libiche. Su tutti loro si scarica il peso della politica razzista e xenofoba del nostro Paese, che mai fino ad oggi aveva mostrato un livello così alto di disumanità. Come forze antifasciste ed antirazziste sosteniamo tutti quei sindaci delle città portuali italiane che in queste ore hanno dichiarato la propria disponibilità ad accogliere le navi e prestare i necessari soccorsi. Tutti noi siamo impegnati in un’ampia mobilitazione per contrastare questa deriva razzista che sta caratterizzando sempre più marcatamente le politiche sull’immigrazione del nostro Paese».

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