Rifiuti, il ringraziamento del ministro Costa. Cermec: «Noi da sempre fondamentali»

«Ai lavoratori che operano nel settore dei rifiuti, servizio di pubblica utilità indispensabile per il Paese va il mio ringraziamento sincero. Dico grazie a tutti gli attori della gestione ambientale per la loro professionalità e abnegazione. A loro deve andare la gratitudine di tutti i cittadini, così come a tutti coloro – e sono tanti – che in questa emergenza sanitaria aiutano il Paese ad andare avanti». Con queste parole si è espresso nei giorni scorsi il Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa.

“Come amministratore di Cermec, ringrazio vivamente il Ministro e, soprattutto, “giro” questo riconoscimento pubblico a tutti i colleghi, lavoratori dell’azienda – ha aggiunto Alessio Ciacci, amministratore unico di Cermec Spa – Il nostro lavoro garantisce non solo ai Comuni di Carrara e Massa, ma anche a moltissimi altri enti e aziende pubbliche, di non aggiungere un’ulteriore “emergenza” (quella dello smaltimento dei rifiuti) alla già difficilissima situazione delle nostre comunità. Della nostra azienda si è parlato spesso, soprattutto per trascorse vicende di malagestione o per alcuni episodi di odori sgradevoli. Raramente si ricorda che senza i lavoratori di Cermec che garantiscono il funzionamento dell’impiantistica tutti i giorni, 365 su 365 – le nostre due città rischierebbero di avere pesanti ripercussioni.

L’attività dei lavoratori di Cermec – ha sottolineato Ciacci – è, da sempre, un lavoro “nascosto”, ma è un tassello fondamentale del sistema di gestione dei rifiuti del nostro territorio. Tanto più grande è il mio orgoglio di essere alla guida di questa azienda ed impegnato nel definirne assieme ai soci il nuovo piano industriale. E tanto maggiori il mio ringraziamento a tutti i colleghi che anche in questi giorni, ogni giorno, anche con tutte le difficoltà di questo particolare momento, garantiscono che un servizio tanto indispensabile prosegua. Come ogni giorno impegnati a costruire sostenibilità. Come sempre “invisibilmente”. Come sempre “indispensabilmente”.