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Ricicleria, Italia Nostra chiede l’intervento del Ministero dell’Ambiente

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Italia Nostra, dopo oltre due mesi di attesa, ha ottenuto una risposta parziale alle domande proposte ad Arpat circa la chiusura della Ricicleria di via Dorsale.

«In base a quanto si legge – scrive l’associazione ambientalista – si ricava che l’impianto di via Dorsale era privo di solette impermeabilizzanti (ricordiamo che costituiscono una misura per evitare contaminazioni del terreno e quindi della falda) nonché di un impianto di raccolta e depurazione delle acque dilavanti il piazzale; condizione, quest’ultima prevista per poter immettere le acque nella fognatura bianca e quindi nelle acque superficiali. Ci domandiamo come sia stato possibile che non siano state rilevate queste infrazioni che possono, si pensi appunto all’inserimento, se fosse avvenuto, di acque non depurate in fognatura bianca, determinare un grave pericolo di contaminazione. Eppure constatare la mancanza di requisiti così evidenti riteniamo non sia particolarmente difficile, non si tratta di cercare un ago in un pagliaio».

«Ci chiediamo, vista la violazione che emergerebbe (non sappiamo da quanto si perpetrasse, crediamo sarebbe opportuno un approfondimento anche per capire, ad esempio, le conseguenze prodotte con il convogliamento delle acque dilavanti il piazzale nella fognatura bianca) quali provvedimenti ed azioni, di cui non vi è traccia nella nota Arpat, l’Ufficio territoriale dell’Agenzia Regionale abbia assunto e se abbia informato altre Autorità interessate di quanto occorso. Il nostro intervento sulla Ricicleria di Via Dorsale, sul nuovo sito delle Jare persegue lo stesso indirizzo che abbiamo assunto nei confronti della discarica ex Cava Viti, ossia accertare, nell’interesse dell’Ambiente e dei cittadini, che vengano o siano state rispettate tutte le misure precauzionali, normative previste». Nel merito Italia Nostra si è rivolta ad Arpat per avere delucidazioni circa l’ubicazione temporanea della ricicleria al mercato ortofrutticolo. Delucidazioni che non sono arrivate in quanto l’ente ha rimpallato ad Asl la competenza del parere igienico sanitario. «Ci rivolgeremo, considerando che il Ministero sta operando sul territorio per la bonifica della falda, all’ufficio del ministro e, quale rappresentante del Governo sul territorio, al Prefetto; ci interfacceremo, quindi, con autorità statali poiché attendevamo, dato il tempo trascorso, dal Comune e da Arpat provinciale risposte che non sono giunte o che speravamo potessero essere esaustive e complete».

«Pensiamo che, al di là di valutazioni tecniche che rimettiamo anche all’esame del Ministero dell’Ambiente (ente al quale Italia Nostra si è rivolta, ndc) il sito delle Jare non sia idoneo per il contesto in cui è inserito e se quindi riconosciamo il merito al Sindaco di aver chiuso, seppur con ritardo, il sito di Via Dorsale vorremmo invitarlo a riesaminare la scelta magari trasferendo la nuova, transitoria, Ricicleria in zona industriale lontano da un ospedale, da abitazioni, da un mercato ortofrutticolo generale, da un centro di stoccaggio di acqua minerale e dal Comando dei Vigili urbani»

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